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L’Italia in Vetrina – Liguria protagonista

Si apre con una puntata dedicata alla Liguria, la regione italiana che ospita il Festival di Sanremo, il programma “L’Italia in Vetrina“, condotto da Cataldo Calabretta e Roberta Morise che, con la partecipazione dello Chef Resident Fofò Ferriere, faranno da padroni di casa all’interno del nuovo format targato Casa Sanremo.

Nato da un’idea di Vincenzo Russolillo e Cataldo Calabretta, il programma propone appuntamenti quotidiani dedicati ai territori del Bel Paese, con ospiti, curiosità, interviste sul Festival della Canzone Italiana e sulle attività della “Casa”, online dalle 15 anche su Panorama.it.

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La webstar della cucina, Sonia Peronaci, a Casa Sanremo

Chi non ha mai cercato, almeno una volta negli ultimi 10 anni, una ricetta su Giallo Zafferano? Se questo celebre sito, oggi, è arrivato ad essere quello che è, gran parte del merito è sicuramente della sua fondatrice, Sonia Peronaci, amante della cucina da sempre, food blogger e autrice di libri da più di dieci anni.

Avremo occasione di incontrare Sonia a Casa Sanremo, martedì 6 febbraio, per il suo food educational, che si terrà nell’Ivan Graziani Theatre, a partire dalle 12.15 (ingresso libero e gratuito).

Oltre ad ammirarla ai fornelli, mentre prepara una delle sue prelibate creazioni, l’appuntamento con Sonia Peronaci sarà anche un’occasione per ribadire un concetto importante in cucina, soprattutto per chi soffre di intolleranze o allergie: anche utilizzando una farina priva di glutine, come quella della vasta gamma di prodotti  Schäer, si può ottenere lo stesso risultato di sempre nei nostri piatti, mantenendo gusto, sapore e sembianze degli stessi prodotti realizzati con farina 00.




Tenuta Fontana ancora una volta partner di Casa Sanremo

Da diverso tempo, e in diverse occasioni al fianco di Gruppo Eventi, anche nell’edizione 2018, Tenuta Fontana sarà presente a Casa Sanremo. Quali novità l’azienda porterà nell’hospitality del Festival, l’abbiamo chiesto a Mariapina Fontana, che è proprietaria dell’azienda ma anche testimonial, in un certo senso, chiamata a rappresentare il suo vino nei grandi eventi italiani:

– Come si articolerà la vostra presenza a Casa Sanremo, quest’anno?

Oltre al Roof dove, nelle passate edizioni, abbiamo avuto il piacere di far assaggiare i nostri prodotti agli ospiti speciali di Casa Sanremo, a cui è dedicata quella blindatissima area riservata, quest’anno firmeremo il bar della Lounge e, poi, saremo nella Luxury Room, per una degustazione riservata ad un esclusivo parterre di ospiti, senza dimenticare il Wine Educational con Fofò Ferriere, ormai una tradizione di questo genere di appuntamenti.

– Tra i vostri prodotti, c’è qualche novità che accompagnerà i vari momenti a Casa Sanremo, dai lunch e dinner agli educational?

Sì, oltre a una selezione dei Vini Tenuta Fontana, scelta tra i nostri Asprino di Aversa, Sannio Aglianico, Falerno del Massico e Falerno del Massico Primitivo, gli ospiti di Casa Sanremo potranno gustare il nostro Alberata Asprinio di Aversa DOC: un vino dalla lavorazione molto particolare. Le viti di Asprinio, infatti, sono a piede franco, impiantate nella seconda metà dell’Ottocento, si elevano in una struttura alta dai 9 agli 11 metri, sorretta da maestose piante di pioppo.

Vitigni antichi, quindi, come antica è anche la tipologia del recipiente scelto per la fermentazione e l’affinamento di queste uve dalle immense potenzialità: l’anfora in terracotta da cui, a processo ultimato, “nasce” un vino dal colore giallo paglierino ed un intenso profumo fruttato, che accompagnano l’importante struttura e la notevole acidità di questo vino prodotto in bottiglie numerate.

– Come vi state preparando per quest’evento che, ormai, possiamo dire imminente?

Siamo lieti di supportare un evento così famoso e prestigioso, giunto all’undicesima edizione, strettamente legato alla storia e anche alla cultura del nostro Paese. Siamo sicuri che, Casa Sanremo, ancora una volta sarà un’opportunità unica per far diffondere la conoscenza dei nostri vini non solo a livello mediatico, ma anche a livello di divulgazione professionale e accreditata, contando sulla presenza di ospiti d’eccezione.

Il tutto in perfetta coerenza con la nostra mission aziendale: produrre vini di qualità, ad un costo accessibile e portarli nei migliori ristoranti e nelle migliori enoteche del mondo. Valorizzare i vini e i prodotti della Campania, promuovere il loro consumo a tavola. La qualità dei prodotti è il nostro principale obiettivo.

– Prossimi traguardi in programma?

Stiamo lavorando anche alla produzione dei vini “Sciascinoso” e “Falanghina” e, a breve, contiamo di presentare anche il nostro Spumante di Asprinio.




Authentico: arriva l’App che riconosce i veri cibi Made in Italy

Solo perché sembra italiano, non vuol dire che sia autentico

Il 2018 è stato proclamato “Anno internazionale del cibo italiano” dai Ministeri dei Beni e delle attività culturali e del turismo e delle Politiche agricole, alimentari e forestali: una scelta strategica dettata dalla necessità di colmare il gap tra la domanda di prodotti agroalimentari italiani, al massimo storico e in continua crescita, e l’offerta, ancora troppo bassa e frammentata, che alimenta il fenomeno dell’ItalianSounding (l’imitazione di un prodotto, denominazione, marchio attraverso un richiamo alla presunta italianità)nonostante il record di export registrato a fine 2017.

Questo è il contesto in cui nasce Authentico, l’App gratuita per smartphone realizzata con lo scopo di aiutare i consumatori di tutto il mondo a riconoscere i veri prodotti enogastronomici Made in Italy in modo facile ed immediato: con una semplice e veloce scansione del codice a barre, Authentico ci fa sapere se il prodotto è Made in Italy o meno, mentre con un piccolo click, è possibile segnalare i prodotti fake, facendo una foto geo-localizzata che sarà inviata direttamente ai produttori.

A Casa Sanremo, in occasione dell’Anno internazionale del cibo italiano, Authentico sarà presentata alla stampa mercoledì 7 febbraio alle 12.30– Ivan Graziani Theatre. Ma, nei giorni di Casa Sanremo, tante saranno le occasioni per scaricare e scoprire il funzionamento dell’App ma, soprattutto, di parlare di cibi Made in Italy e tentativi di contraffazione insieme a Giuseppe Coletti, CEO & co-founder di Authentico, e il nostro eco-gastronomo Fofò Ferriere.

Insieme ad esperti del mondo food, si parlerà dell’approccio innovativo di Autentico al contrasto del fenomeno dell’Italian Sounding: una soluzione che parte dal basso, da coloro che amano il cibo italiano e fanno le scelte di acquisto.

Per saperne di più e scaricare l’App>www.authentico-ita.com




Fofò Ferriere: “Per gli ospiti di Casa Sanremo ci sarà un’accoglienza tutta speciale”

Da anni al fianco di Gruppo Eventi, a capo della Divisione Food del Gruppo, Dispensa Italiana, non poteva essere che lui, Fofò Ferriere, anche per quest’edizione, il perfetto padrone di Casa, deputato all’accoglienza degli ospiti più illustri che, nei giorni del Festival, passeranno dall’esclusivo Roof di Casa Sanremo. Conosciuto anche come “Ristorattore”, gestore di locali di successo, tra cui il Tallioo di San Giorgio a Cremano, Fofò è reduce da un anno di successi, che l’hanno portato in giro per l’Italia, e non solo, a parlare della sua filosofia di cucina e del suo concetto di ospitalità. In quest’intervista ci racconta tutto questo e tanto altro:

– Da anni, ormai, ti circondi di contadini, allevatori, professori, ricercatori universitari, per scegliere solo il meglio dei prodotti e contribuire alla diffusione del buon cibo: ce ne parli?

Veder riconosciuto l’impegno che metto nel mio lavoro mi sprona ad andare sempre più avanti con la mia filosofia: quella della ricerca dei prodotti “umili”, che non significano poveri, bensì ricchi di grande cultura, tradizione e sacrificio di tutti quei professionisti che lavorano per garantire la qualità di questi cibi. La biodiversità e la qualità, oltre alla profonda conoscenza degli alimenti, sono il tris vincente per una cucina capace di fare bene al corpo e al cuore.

– Ti definisci ecogastronomo o anche “cuoco contadino”: cosa pensi, invece, degli chef che escono dai vari talent e, in generale, della massiccia attenzione alla cucina che oggi imperversa in TV e non solo?

Adesso un po’ tutti si stanno approcciando alla cucina e, grazie ai media, e a trasmissioni come Masterchef, per citarne una, si cerca un certo avvicinamento al buon cibo. Questa è sicuramente una cosa positiva, ma bisogna stare attenti che non diventi solo una moda, perché il cibo, in un certo senso, è un concetto che rappresenta anche la società in cui viviamo.

– Nel tuo lavoro, nei vari eventi che segui con Dispensa Italiana e non solo, ci tieni sempre a sottolineare la grande ricchezza enogastronomica che ogni posto d’Italia possiede…

Sì, certo. È importantissimo raccontare le identità dei singoli territori italiani attraverso il cibo: il nostro è un Paese unito ma ogni regione, ogni singolo comune, ogni quartiere quasi, ha le sue particolarità radicate, i suoi prodotti tradizionali. Sono anni che ormai facciamo questo mestiere e ancora non abbiamo finito di raccontare l’immensa biodiversità che caratterizza i territori italiani, i diversi colori, sapori e saperi ovviamente.

– Questo che si è appena concluso è stato un anno speciale per te, ricco di stimoli e nuove attività, ce ne parli?

Oltre a fare cultura ecogastronomica, ho avuto la preziosa occasione di fare anche cultura antropologica, intervenendo a vari congressi in qualità di gastronomo per quanto riguarda la parte storica, antropologica dei vari ingredienti. Sono stato invitato a queste manifestazioni per parlare di cibo con un linguaggio semplice, vicino alla gente, in grado di far cogliere subito la dimensione autentica dell’argomento affrontato.

Per quanto riguarda invece gli ospiti di Casa Sanremo, invece, che cosa stai preparando?

Come sempre, riceverò gli ospiti in prima persona, da buon padrone di casa. Ci tengo moltissimo che chi viene a trovarci trovi una calda accoglienza e una piacevole convivialità, perché come dico sempre “è a tavola che c’è la vera democrazia”. Gli artisti, i giornalisti, gli addetti ai lavori che verranno a trovarci nel nostro Roof saranno coccolati in ogni aspetto: organizzeremo in ogni dettaglio il servizio, che non sarà mai servilismo, perché, alla base, vi sarà sempre un grande spessore culturale nel racconto dei prodotti. Io farò il “cantastorie del cibo” in grado di offrire non solo emozioni gustative ma anche del racconto semplice e appassionante, che arrivi subito al cuore di chi ascolta, e possa essere serbato come un piacevole ricordo del passaggio a Casa Sanremo.




Caseificio San Leonardo ancora una volta al Concerto di Natale al fianco di Gruppo Eventi

La divisione food di Gruppo Eventi, anche quest’anno, ha organizzato la cena di gala per gli oltre 500 ospiti del 25esimo Concerto di Natale, in onda questa sera su Canale5. Tra i partner scelti per l’iniziativa, si riconferma il Caseificio San Leonardo di Salerno. In quest’intervista, il titolare dell’azienda, Giacomo La Marca, ci spiga quali prodotti sono stati scelti per l’occasione e ci racconta tutta la tradizione casearia della sua famiglia:

– Questo è il 4° anno al fianco di Gruppo Eventi nella cena di gala organizzata in occasione del Concerto di Natale: come avete vissuto quest’esperienza? Cosa ha significato per la vostra azienda?

Queste manifestazioni rappresentano sempre unʹ importante vetrina per il nostro brand e per i nostri prodotti. Da sempre cerchiamo di portare nei contesti nazionali l’eccellenza casearia del nostro territorio, che è un polo agroalimentare di grande prestigio. Siamo orgogliosi del grande apprezzamento espresso dalle persone che hanno avuto modo di assaggiare i nostri prodotti.

– Quali tra i vostri prodotti sono stati presentati agli ospiti dell’evento?

Abbiamo presentato la nostra gamma di prodotti caseari con latte di bufala, che da sempre rappresentano il fiore all’occhiello della nostra produzione. I nostri mastri casari sono costantemente impegnati nella realizzazione di quelli che mi piace definire come piccoli capolavori del gusto. Oltre ai formati classici, infatti, presso i nostri nove punti vendita localizzati nella città di Salerno, è possibile trovare prodotti frutto della genialità e della creatività del nostro staff, come la zizzalat o il cuore di perle.

– La vostra azienda ha una lunga tradizione di famiglia: ci racconta brevemente la vostra storia?

Il Caseificio San Leonardo nasce da un’intuizione di mio padre, Mario La Marca, che si trasferì a Salerno in giovane età e, dopo alcune esperienze imprenditoriali, decise di dare vita, ormai trent’anni fa, a questa grande avventura. La generazione successiva, rappresentata da me e dai miei fratelli Luca e Mauro, ha portato avanti la tradizione familiare con uno sguardo dritto nel futuro e un occhio attento alle nuove tendenze gastronomiche.

La prossima sfida sarà quella di esportare la buona mozzarella di Salerno in altri paesi. Abbiamo già attivato canali di spedizione con la Germania, i paesi Scandinavi, gli Usa e Hong Kong.

– Ogni giorno, nel vostro lavoro, coniugate tradizione e innovazione, rispettando le antiche tecniche di trasformazione ma utilizzando le più moderne tecnologie: come riuscite a far funzionare bene questo connubio?

Il binomio tradizione-innovazione è nel DNA del Caseificio San Leonardo. Dagli inizi ad oggi, l’azienda ha saputo soddisfare i gusti di generazioni di salernitani e rispondere alle mutate esigenze della clientela, sempre più attenta alla qualità e alla salubrità dei prodotti. Mi piace sottolineare, a tal proposito, che siamo stati tra i primi a sperimentare e commercializzare con successo la linea di prodotti senza lattosio. Un impegno a garanzia della qualità che continueremo a mantenere anche nei prossimi anni.




Antonio Cascone, la pasticceria d’autore a Casa Sanremo

Trentadue anni ma pasticciere da quando ne aveva soli 17, Antonio Cascone da sei edizioni porta la pasticceria d’autore a Casa Sanremo.Partito dalla cucina del ristorante di famiglia, Cascone si specializza nella realizzazione di dolci e torte, con fantasia, creatività ma soprattutto grande professionalità.

In quest’intervista ci racconta cosa vuol dire ricoprire questo ruolo in un evento così grande come Casa Sanremo:

– Come sei arrivato a Casa Sanremo?

Ho preso parte per la prima volta a Casa Sanremo nel 2013, quando il Festival fu vinto da Marco Mengoni. In quell’edizione, per il vincitore, Mengoni appunto, preparai una torta di 45 kg con crema all’arancia, scaglie di cioccolato e amarene che ripeto uguale, ogni anno, per scaramanzia.

– E la torta per l’inaugurazione del 2018 come sarà?

Una sorpresa, sicuramente. Posso solo dire che quest’anno, in tutte le preparazioni, il mio motto sarà la semplicità nei minimi dettagli, realizzerò torte semplici, senza fronzoli ma dal grande gusto, poiché credo che è nella semplicità che si cela la grandezza.

– Come nasce la tua passione per questo mestiere?

Mi sono avvicinato alla cucina e, poi, alla pasticceria nel ristorante di famiglia. Da lì in poi diciamo che non mi sono più fermato.

– Tra tutti, quali dolci ami realizzare di più?

Preferisco tutti i dolci a base di cioccolato.

– E, invece, in generale, qual è la cosa che ami di più di Casa Sanremo?

La “Casa”, intesa come famiglia.

– La TV italiana abbonda di talent riservati a chef e pasticcieri, o aspiranti tali: tu cosa ne pensi?

I talent sono molto belli da vedere ma illudono i ragazzi che, magari, frequentano gli istituti alberghieri. Certo, ci sono tanti che hanno avuto un successo incredibile, che sono ormai degli showman, ma la maggior parte delle persone che sono dell’ambiente sanno che per fare questo mestiere ad un certo livello si deve essere disposti a lavorare anche 18-20 ore al giorno, anche se, come dico sempre io, “chi ama il suo lavoro non lavora”.

Posso dire che nell’epoca dei talent tutti vogliono apparire ma nessuno vuole essere.

– Cosa significa essere il pasticciere ufficiale in un evento così grande?

Avere una grande responsabilità, lasciando tutti a bocca aperta anzi, piena.

– In una parola, come sarà la prossima edizione di Casa Sanremo?

Una favola.




La filosofia “Dispensa Italiana”

Il blog Dispensa Italiana nasce con lo spirito di aprire un nuovo spazio di dialogo, un piccolo universo dove persone accomunate dalla medesima passione per il cibo si ritrovino in un percorso di condivisione dei loro saperi e delle loro esperienze.

Ritroveremo in questo spazio la filosofia di dispensa italiana, quella per la quale la “dispensa” rappresenta il luogo della conservazione della nostra tradizione, quella legata ai ricordi familiari, quella che ci riporta ad ataviche emozioni. Da lì partiremo per questo nuovo viaggio che immaginiamo ricco di incontri, conoscenze ed esperienze da raccontare ed al quale auspichiamo possa partecipare liberamente chiunque voglia dare un suo contributo.

Diverse saranno le contaminazioni, diversi gli argomenti trattati, diverse le filosofie ed i punti di vista che ispireranno giorno per giorno il contatto con voi, tutte animate da un unico grande obiettivo: trasmettere conoscenza, cultura,verità ed emozioni su uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni: “Il Cibo”.

Chi condurrà il “gioco”? Fofò Ferriere e Vincenzo Russolillo, saranno loro a dirigere un gruppo di esperti del settore che si alterneranno di giorno in giorno per arricchire di contenuti le varie sezioni che abbiamo immaginato e che rappresenteranno vari focus su aspetti legati al mondo food. Di seguito l’elenco:

  • Sezione Esperti: in questo spazio Patrizia Spigno coinvolgerà agronomi, esperti di biodiversità, coltivatori e allevatori che forniranno il loro apporto di conoscenza e di cultura sui prodotti della terra e sulla loro trasformazione
  • Sezione Pasticceria: Antonio Cascone ci condurrà verso i saperi antichi legati al mondo dei dolci, cenni storici sulle preparazioni più antiche e segreti per un corretto utilizzo dei prodotti dei nostri territori.
  • Sezione Enigmistica: Fortuna Nuzzo creerà apposta per noi giochi di parole che ci faranno apprendere nuovi termini legati al mondo del food&beverage
  • Sezione Viaggi: Betty Romano proporrà i suoi itinerari enogastronomici, Pino Coletti invece ci farà rivivere emozioni legate alla sue esperienze culinarie in giro per il mondo.
  • Sezione Cibo e Cinema: una vera e propria guida dove il cibo è protagonista nel mondo del cinema.
  • Compagni di Viaggio: Fofò ispirerà questa sezione ed incontrerà gastronomi e ristoratori alla ricerca di modi comuni di intendere la passione ed il gusto per ciò che mangiamo.
  • Sezione Alfabeto Cucina: Con l’apporto di Giancarlo Panico, vi proporremo estratti del libro “L’alfabeto della cucina napoletana”.
  • Sezione Cibo e Web: a cura di Marco Bottigliero e Mariangela Bianco

La semplicità sarà la prerogativa dei contenuti di questo blog ed accompagnerà tutte le sue sezioni…

Buon appetito!!!

Fofò Ferriere