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A Casa Sanremo l’Educational firmato da Grande Impero Il Vero Pane Di Pasta Madre

Si è da poco concluso nell’Ivan Graziani Theatre di Casa Sanremo il Talk di Grande Impero, Il Vero Pane Di Pasta Madre, organizzato in occasione della Giornata Nazionale della riduzione dello spreco alimentare, a cui hanno preso parte vari esponenti del mondo food, introdotti da Veronica Maya.

Ad aprire i lavori il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali Costanza Pireri, insieme ad Antonella Rizzato, General Manager di Grande Impero, che ha raccontato “La Storia Aziendale”, focalizzandosi su Cultura aziendale, Tradizione e qualità, Etica, Innovazione e Formazione.

Poi è stata la volta del Prof. Marco Gobetti docente della Libera Università di Bolzano, che ha promosso il riconoscimento di Grande Impero quale pane realizzato con Pasta Madre e a Lievitazione Naturale.

Non poteva che essere il fondatore di “Authentico”, l’app per tutti i consumatori che amano il cibo italiano, che smaschera l’italian sounding, Giuseppe Coletti, ad intervenire sul tema delle materie prime e dell’autenticità di Grande Impero. Infine è toccato allo Chef Iuri Dini, Resident Chef di Casa Sanremo, che ha realizzato un intero menu con il pane Grande Impero, dall’antipasto al secondo piatto, mostrando al pubblico come utilizzare un prodotto di qualità per realizzare piatti unici e gustosi. E proprio quest’intervento ha dato il la alla conclusione dei lavori, con la presentazione di Momenti Da Non “Sprecare”, il Progetto di Responsabilità Sociale con cui Grande Impero vuole contribuire al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio e, in particolare, alla lotta allo spreco alimentare, nella convinzione che proprio partendo dall’informazione si possa diminuire lo spreco alimentare e intraprendere soluzioni alternative allo smaltimento del prodotto reso.

a cura di Vincenzo Russolillo




De Cecco Pasta ufficiale di Casa Sanremo 2023

Una piacevole riconferma quella di De Cecco, che non può non essere anche quest’anno al fianco della Casa che si apre per accogliere i protagonisti del Festival di Sanremo, l’evento principe dell’italianità nel mondo, del talento Made in Italy che si fa apprezzare negli anni a livello internazionale.

Durante la settimana festivaliera, la pasta De Cecco si potrà degustare nel Roof di Casa Sanremo e sarà ingrediente fondamentale di tutti momenti food a cura di Fofo’ Ferriere, il “ristorattore” che condurrà gli ospiti in vari percorsi degustativi, attraverso la presentazione di ricette e tipicità enogastronomiche.

La storia della De Cecco inizia 133 anni fa in Abruzzo, a Fara San Martino. In questo piccolo borgo, don Nicola De Cecco produce nel suo molino in pietra “la miglior farina del contado”. Da lui, il figlio Filippo eredita la passione per questo lavoro e, dotato di particolare spirito imprenditoriale, amplia l’attività alla produzione di pasta, dando vita, nel 1886, al Pastificio De Cecco.

In 133 anni sono stati molti i cambiamenti che hanno contrassegnato il successo della De Cecco, ma immutata è rimasta la volontà di tramandare, salvaguardare e consolidare i principi produttivi del Fondatore Filippo De Cecco: miscela di grani pregiati, semola fresca dal proprio molino, trafile in bronzo, essiccazione lenta a bassa temperatura e controllo costante della qualità. Principi inviolabili difesi e applicati ai nostri giorni dai discendenti del fondatore: Filippo Antonio, Saturnino e Giuseppe Aristide De Cecco.

Oggi, come nel 1886, tutto nasce da una fortissima passione e dall’instancabile ricerca della qualità scritta con la Q maiuscola. Si potrebbe parlare a lungo del gusto inconfondibile, della qualità e della cura per il dettaglio che ci sono dietro la pasta De Cecco, ma solo l’assaggio può spiegare, nella sua avvolgente pienezza, il piacere di un sapore inconfondibile. Sette, infatti, i parametri che garantiscono la qualità De Cecco:

  • La resa dell’estrazione della semola da grano non superiore al 60%
  • Indice di glutine non inferiore al 70%
  • Granulometria delle semole: la percentuale di semola sulle presse con granulometria superiore ai 425 micron di diametro è superiore al 40%
  • Temperatura dell’acqua di impasto inferiore ai 15° C
  • Lenta essiccazione a bassa temperatura
  • Tenuta alla sovracottura degli Spaghetti
    (La pasta De Cecco può cuocere il 20% in più rispetto al tempo indicato sul pacchetto. Una volta cotta, non si ammassa né si incolla)
  • Utilizzo delle trafile in bronzo

Fra i più importanti produttori di pasta al mondo, De Cecco, inoltre, conferma la sua grande attenzione all’ambiente: attraverso una serie di progetti mirati, l’ottimizzazione dei propri processi produttivi e il controllo di tutte le risorse utilizzate lungo la filiera, si impegna a minimizzare l’impronta ecologica dei suoi prodotti per contribuire efficacemente a salvaguardare l’ecosistema.

a cura di Vincenzo Russolillo




Gennaro Galeotafiore porterà I Sapori di Napoli a Casa Sanremo

Da oltre 25 anni nel campo del food e della ristorazione, Gennaro Galeotafiore approda per la prima volta a Casa Sanremo con i suoi Sapori di Napoli e l’impegno di trasformare ogni boccone in un’emozione, parafrasando il suo claim.

Nel 1993 il Monzù Gennaro Galeotafiore apre il suo primo ristorante; poco dopo fonda l’azienda Sapori Di Napoli, impegnata nella produzione artigianale dei prodotti principali della frittura all’italiana.

Il 2008 è un anno di vera e propria svolta: la produzione cresce fino a diventare industriale, pur mantenendo intatti gli elevati standard qualitativi legati all’artigianalità. Oltre alla produzione di prodotti pronti da friggere (Linea Friggimì) e da infornare (Linea Sfornamì), sempre a Nola, Gennaro Galeotafiore è titolare della Trattoria, pizza e fritti – Sapori di Napoli dove prepara il suo famoso Ragù che pensa, come ci racconta in quest’intervista:

– Come ti sei avvicinato a questo mestiere?

Avevo una grande passione per la cucina fin da piccolo, nel ’93 ho aperto il mio primo ristorante e, da lì, è stato un crescendo continuo.

– Di cosa ti occuperai a Casa Sanremo?

A Casa Sanremo porterò il “Ragù che pensa”: in formula di “frittura”, con i prodotti dell’azienda di surgelati Sapori di Napoli(crocchè, arancini e frittatine) e in formula classica, per condire la candela spezzata.

– Da dove viene questo nome?

L’ho chiamato Ragù che pensa per i suoi lunghi tempi di cottura. Ci vogliono quattro giorni per raggiungere il risultato finale: i primi due sono dedicati alla delicata procedura per la preparazione del concentrato; gli altri due giorni alla cottura, per permettere alla carne di rilassare il tessuto e scaricare liquidi. Il pomodoro, rigorosamente San Marzano, attraversa una fase di lunghe ore di bollitura a fuoco lento, e arriva nel piatto solo dopo un passaggio finale nel setaccio. Il sugo cuoce nella classica pentola di coccio, utilizzando vari tagli di bovino adulto, ma con l’inserimento anche di un po’ di suino, e si utilizza per condire appunto le fritture o la pasta.

– Secondo te, quali sono i tre elementi essenziali che non devono mai mancare in cucina?

Il palato, la passione, l’amore.

– Qual è il tuo piatto preferito e perché?

Non ho un piatto preferito, cambia in continuazione (ride, ndr); i piatti sono dei figli: come fai a scegliere il preferito? Ad esempio, ultimamente, abbiamo ideato la genovese scomposta: rispetto alla ricetta tradizionale abbiamo realizzato cotture diverse per i vari elementi, apportato modifiche nella preparazione delle carni, del sedano e della carota… l’abbiamo scomposta e poi ricomposta nel piatto, prodotto per prodotto, creando un mix di consistenze.

– Il piatto che più ti rappresenta invece?

Senza dubbio, il ragù che pensa.

– Come nasce la collaborazione con Casa Sanremo?

Già 6/7 mesi fa quest’idea mi frullava in testa; così mi sono impegnato nel far arrivare i miei prodotti a Casa Sanremo. A riuscire in questo mio intento mi ha aiutato sicuramente il nome particolare che ho dato al piatto: Ragù che pensa. Credo abbia suscitato la curiosità dell’organizzazione che, presa dall’entusiasmo di capire di cosa si trattasse, ha voluto approfondire la questione, dando a noi la possibilità di partecipare a Casa Sanremo.

– Come mai ti fai chiamare Monzù?

Preferisco che mi chiamino “Monzù” e non Chef, perché la mia cucina si compone di molti primi piatti tradizionali, anche se cerco di rivisitarli in chiave attuale per creare qualcosa di diverso. Quindi il nome Monzù vuole esprimere tutto il mio legame con la tradizione, l’attaccamento alle mie radici e al territorio.

– Cosa ti aspetti da questa esperienza a Casa Sanremo?

Non vedo l’ora di fare assaggiare i nostri prodotti, realizzati con i criteri che ci hanno tramandato con il tempo.

Il mio piacere più grande – chi cucina sa quello che dico – sarà vedere il piatto vuoto, segno che, chi ha mangiato, ha apprezzato quello che ho preparato.

a cura di Vincenzo Russolillo




A Casa Sanremo il pane Grande Impero di nuovo protagonista

Da tempo al fianco di Gruppo Eventi, non solo a Casa Sanremo ma in tante altre occasione di hospitality nei grandi eventi, curate dal Consorzio, da Miss Italia ai Nastri d’Argento, Grande Impero, azienda romana condotta con successo e con amore da una coppia che si ama anche nella vita, Antonella Rizzato e Stefano Fancello, torna a Casa Sanremo con tante novità, come ci racconta Antonella in quest’intervista:

Grande Impero da tempo è al fianco di Gruppo Eventi nelle hospitality dei Grandi Eventi Italiani e, per la quarta volta, sarete a Casa Sanremo: quali novità ci saranno quest’anno?

Tutti i nostri interventi pubblici, tra cui Casa Sanremo, sono volti a diffondere e a far capire ai consumatori, la filosofia che sta dietro al nostro lavoro: ogni giorno ci impegniamo per creare un prodotto sano, genuino, fatto solo ed unicamente con farine selezionateacqua e sale marino. È importante ribadire che nei nostri pani non si troveranno mai miglioratori ma solo Pasta Madre ultradecennale, elemento importantissimo della lavorazione artigianale di un pane che, prima di essere cotto, lievita naturalmente per più di 30 ore.
Per gli ospiti di Casa Sanremo, poi, porteremo la nostra novità, il Grande Impero 8 semi, un pane integro e salutare che unisce alle sue caratteristiche, segale, sesamo, girasole, papavero, lino scuro e giallo, farro e grani di frumento. Altamente ricco di antiossidanti, vitamine e minerali, morbido e saporito, la forza di questo prodotto risiede sicuramente nei semi che siamo riusciti ad integrare al nostro impasto di base, sempre a lavorazione naturale, risultando un vero toccasana per l’intestino.

In occasione del Festival avete ideato anche il concorso “Con Grande Impero vinci #Sanremo”: ci parla di quest’iniziativa?

Il concorso, partito a dicembre, fino al 22 gennaio dava la possibilità, a chiunque acquistasse pane Grande Impero in uno dei supermercati di una catena nostra partner, di ritirare un coupon e tentare la fortuna: in palio c’erano 2 biglietti per il Teatro Ariston, 1 pernottamento in Hotel 5*L e 2 pass per Casa Sanremo, per la Vip Lounge.
Abbiamo ideato questo concorso con la grande volontà di premiare i nostri consumatori, un modo per dire loro “Grazie”. E, poi, ci è piaciuto tanto abbinare il nostro marchio alla grande “eccellenza” italiana che è Sanremo, una bellissima kermesse entrata ormai a far parte della nostra cultura, giunta ormai alla 68esima edizione.
Sarò contenta di conoscere la nostra vincitrice a Sanremo, di vedere l’emozione sul suo viso. Allo stesso tempo, abbiamo deciso di premiare anche il buyer della catena che ha creduto al lancio, il titolare dei 10 punti vendita, che durante tutto il concorso ci hanno dato sempre grande disponibilità.

Cosa vi aspettate da quest’edizione di Casa Sanremo?

In cantiere abbiamo tanti progetti imminenti e importanti ma teniamo sempre ben presente l’essenza della nostra azienda: ambiamo a volare in alto senza mai dimenticare, però, da dove siamo partiti. Siamo felici di aver riconfermato questa collaborazione con l’hospitality del Festival perché crediamo in quest’iniziativa e all’intera organizzazione di Casa Sanremo e, perché no, potrà essere un’altra occasione di espansione per il nostro mercato.

A proposito di espansione, in questi ultimi anni, quali novità hanno interessato la vostra azienda?

Possiamo dire che, negli ultimi quattro anni il nostro trend è stato sicuramente di crescita: siamo una realtà che sta crescendo e si sta espandendo, e in parte questo è accaduto anche all’esclusiva vetrina di Casa Sanremo. Mi piace ribadire, però, che abbiamo sempre come punto di riferimento la nostra mission: unire i saperi della tradizione alla semplicità di ingredienti naturali, per offrire ogni giorno il vero pane italiano.

Un pane a lievitazione naturale di Pasta Madre che si distingue anche grazie al bollino…

Sì, in questi anni ci ha sempre guidato una grande etica nel produrre, ogni giorno, il vero pane come si faceva una volta. Abbiamo avuto il coraggio di proporlo sul mercato, un mercato che ci sta dando ragione, visti i risultati che abbiamo raggiunto.
Tutto questo è possibile grazie al fantastico Team Grande Impero che, obiettivo dopo obiettivo, lavora con entusiasmo, passione e dedizione al nostro fianco.

 




Tenuta Fontana ancora una volta partner di Casa Sanremo

Da diverso tempo, e in diverse occasioni al fianco di Gruppo Eventi, anche nell’edizione 2018, Tenuta Fontana sarà presente a Casa Sanremo. Quali novità l’azienda porterà nell’hospitality del Festival, l’abbiamo chiesto a Mariapina Fontana, che è proprietaria dell’azienda ma anche testimonial, in un certo senso, chiamata a rappresentare il suo vino nei grandi eventi italiani:

– Come si articolerà la vostra presenza a Casa Sanremo, quest’anno?

Oltre al Roof dove, nelle passate edizioni, abbiamo avuto il piacere di far assaggiare i nostri prodotti agli ospiti speciali di Casa Sanremo, a cui è dedicata quella blindatissima area riservata, quest’anno firmeremo il bar della Lounge e, poi, saremo nella Luxury Room, per una degustazione riservata ad un esclusivo parterre di ospiti, senza dimenticare il Wine Educational con Fofò Ferriere, ormai una tradizione di questo genere di appuntamenti.

– Tra i vostri prodotti, c’è qualche novità che accompagnerà i vari momenti a Casa Sanremo, dai lunch e dinner agli educational?

Sì, oltre a una selezione dei Vini Tenuta Fontana, scelta tra i nostri Asprino di Aversa, Sannio Aglianico, Falerno del Massico e Falerno del Massico Primitivo, gli ospiti di Casa Sanremo potranno gustare il nostro Alberata Asprinio di Aversa DOC: un vino dalla lavorazione molto particolare. Le viti di Asprinio, infatti, sono a piede franco, impiantate nella seconda metà dell’Ottocento, si elevano in una struttura alta dai 9 agli 11 metri, sorretta da maestose piante di pioppo.

Vitigni antichi, quindi, come antica è anche la tipologia del recipiente scelto per la fermentazione e l’affinamento di queste uve dalle immense potenzialità: l’anfora in terracotta da cui, a processo ultimato, “nasce” un vino dal colore giallo paglierino ed un intenso profumo fruttato, che accompagnano l’importante struttura e la notevole acidità di questo vino prodotto in bottiglie numerate.

– Come vi state preparando per quest’evento che, ormai, possiamo dire imminente?

Siamo lieti di supportare un evento così famoso e prestigioso, giunto all’undicesima edizione, strettamente legato alla storia e anche alla cultura del nostro Paese. Siamo sicuri che, Casa Sanremo, ancora una volta sarà un’opportunità unica per far diffondere la conoscenza dei nostri vini non solo a livello mediatico, ma anche a livello di divulgazione professionale e accreditata, contando sulla presenza di ospiti d’eccezione.

Il tutto in perfetta coerenza con la nostra mission aziendale: produrre vini di qualità, ad un costo accessibile e portarli nei migliori ristoranti e nelle migliori enoteche del mondo. Valorizzare i vini e i prodotti della Campania, promuovere il loro consumo a tavola. La qualità dei prodotti è il nostro principale obiettivo.

– Prossimi traguardi in programma?

Stiamo lavorando anche alla produzione dei vini “Sciascinoso” e “Falanghina” e, a breve, contiamo di presentare anche il nostro Spumante di Asprinio.