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Pizza e Birra

Deliveroo: pizza e birra è la combinazione preferita degli Italiani

Deliveroo, piattaforma leader dell’online food delivery, in occasione del Beer and Pizza Day del 9 ottobre, ha verificato sul campo qual è il pensiero dei suoi utenti tramite un sondaggio Instagram sugli abbinamenti o le combinazioni preferite a tavola.

Scopriamo quali sono le combinazioni preferite a tavola degli italiani.
Deliveroo in occasione del Beer and Pizza Day ha indagato sui “matrimoni” e gli abbinamenti perfetti a tavola per gli italiani.

Il 41 % degli utenti non ha dubbi: pizza e birra è la combo preferita dagli italiani. Il 33% preferisce hamburger e patatine, seguono mozzarella e pomodoro al 18% e panna e gelato all’8%.

Deliveroo è un servizio di consegna pluripremiato fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Deliveroo collabora con circa 182.000 ristoranti e partner di generi alimentari più amati e con circa 135.000 rider per offrire la migliore esperienza di consegna di cibo al mondo. Il quartier generale di Deliveroo è a Londra, con uffici in tutto il mondo. Deliveroo opera in 10 mercati, tra cui Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Kuwait, Qatar, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito.

a cura di Vincenzo Russolillo




Per “Parliamo di dolcezza”, la presentazione del Pandibufala di Sal De Riso

Salvatore De Riso, in arte Sal De Riso, è il celebre Maestro Pasticciere originario di Minori, piccola perla della Costiera Amalfitana. Presidente del Consorzio di Tutela del Limone di Amalfi, nel 2015, De Riso vince il premio “Re Panettone”, affermandosi ancora una volta sulla ribalta nazionale, che già lo conosceva per le numerose presenze nel programma TV della Clerici, “La prova del cuoco”.

Nato e cresciuto in una terra in cui i limoni sono i protagonisti indiscussi della scena, Sal De Riso non ha saputo resistergli e per dar vita a prodotti unici, ne ha combinato sapori e profumi con ingredienti dei territori a lui più prossimi, come il burro di bufala, ad esempio.

Nasce così il Pandibufala, presentato oggi a La Casa di Miss Italia, grazie alla collaborazione con Pianeta Bufala, evento che mira a fare rete intorno al mondo dei prodotti bufalini, in cui De Riso è stato più volte protagonista. Rispetto alla presentazione di oggi, De Riso afferma: “Abbiamo realizzato tre tipologie di prodotto diversi: uno con il limone di Amalfi IGP, a base di crema al limoncello, il “Fior d’arancio”, farcito con crema al cioccolato e arance candite e il “Cilentano”, con i fichi bianchi del Cilento, il miele e, appunto, il burro di bufala. A “La Casa di Miss Italia”, però, ho scelto di portare i profumi più tipici della Costa d’Amalfi, facendo assaggiare agli ospiti il panettone al limoncello”.

Maestro nel suo genere, autore di libri, Sal De Riso è stato allievo dei migliori pasticceri e nel 1994 ha frequentato l’accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. Di lui, Igino Massari, il fondatore, ha detto: «Per De Riso lavorare è un atto di competenza ed intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida di chi, come ha fatto lui, ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore quando sa di essere nel giusto».

a cura di Vincenzo Russolillo




Aspettando i Nastri d’Argento: ecco la nostra task force del cibo di qualità

Manca ormai poco più di una settimana alla cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento e, anche quest’anno, come saprete, Dispensa Italiana ne curerà l’accoglienza.
Un appuntamento fisso, ormai, quello di Taormina che, di anno in anno, vede confermarsi il team che lavora con dedizione e professionalità a questo grande evento, capitanano da Fofò Ferriere, responsabile enogastronomico di Dispensa Italiana, coadiuvato per l’occasione dal suo fido braccio destro, lo Chef Antonio Cascone.
Siamo andati, perciò, “dietro le quinte”, a conoscere meglio alcuni componenti della squadra che, sincronizzati tra loro, danno vita a questo meccanismo perfetto, ormai rodato e ben collaudato. Loro sono Fabrizio Scaramuzza, Presidente di NonsoloCibus, il Maestro Pasticciere Lillo Freni e il Maestro Panificatore Tommaso Cannata. Alcuni di loro sono freschi dell’esperienza G7 a Taormina e, nel corso di quest’intervista, ci svelano i retroscena di questo grande evento internazionale ma, soprattutto, ci raccontano cosa dobbiamo aspettarci da questa edizione dei Nastri d’Argento.

Cosa c’è dietro la filosofia di NonsoloCibus?
Frabrizio Scaramuzza – La nostra “filosofia” consiste nel valorizzare il territorio siciliano, in particolare messinese, e promuovere l’immagine della Sicilia e dei suoi prodotti tradizionali e di qualità. In quest’ottica, abbiamo attuato, negli anni, un ampio programma di valorizzazione dei prodotti del territorio attraverso una molteplicità di eventi con la volontà di recupero e valorizzazione delle tipicità enogastronomiche ed artigianali. L’attenzione alla qualità dei prodotti vuole essere un fattore qualificante di un’offerta di eccellenza, che abbandoni l’artificialità del prodotto industriale per recuperare l’autenticità di quello locale.

Come si inserisce la vostra associazione nell’ambito dei grandi eventi a cui prendete parte?
L’inserimento all’interno dei grandi eventi lo dobbiamo sicuramente al patron di Gruppo Eventi, Vincenzo Russolillo, ed al suo referente in Sicilia, Giuseppe Contarini, che ci hanno voluti, già dal lontano 2012, come unici partner in rappresentanza della Sicilia all’interno dell’importante programmazione annuale del Gruppo. È proprio da allora che nasce Cibo&Territorio “Madre in Sicilia”, brand proposto da NonsoloCibus nell’ambito di una strategia di marketing che conferisce certezza di qualità implicita dei prodotti proposti ai fruitori, in un connubio indissolubile con massicce dosi di “fashion territoriale”, idoneo a promuovere l’intero sistema.
La partecipazione a tutti questi prestigiosi eventi, oltre ad aiutarci a raggiungere una grande visibilità, ci ha consentito di maturare una riconosciuta esperienza, al punto di essere stati selezionati per organizzare il prestigiosoSicilian sweet breakper le First Ladies in occasione dell’ultimo G7 di Taormina.

Vediamo i dettagli di questo sweet break con chi ha fatto parte della brigata che l’ha curato: com’è stato cucinare per le donne più potenti della Terra? Può darci qualche indiscrezione?
Lillo Freni – Sì, con enorme piacere mi sono occupato di preparare i dolci per il cocktail delle First Ladies; è stato un momento particolarmente emozionante: netta la percezione di essere stato partecipe di un evento esclusivo, fortissimo l’orgoglio per aver potuto esprimere la passione per il mio lavoro rappresentando e proponendo l’eccellenza del mio territorio, raccogliendo numerosi consensi. Ricevere la richiesta di una fetta della “tua” cassata da alcune tra le donne più importanti del pianeta, ed ammirarne lo stupore, è sicuramente gratificante ed emozionante.

Cos’è piaciuto di più tra le tue dolci proposte durante il G7?
Ho ritenuto importante presentare un po’ tutti i dolci che fanno parte della nostra tradizione, sicuramente la cassata ed i cannoli hanno suscitato maggior interesse, ma il ruolo di outsider, stavolta è stato ricoperto dalla frutta martorana, questi fruttini abilmente dipinti e buoni da mangiare hanno incantato gli ospiti. Inoltre, avevamo preparato un piccolo “cadeau”, proprio con la frutta martorana, che abbiamo consegnato a tutte le First Ladies.

Potete darci, invece, qualche anticipazione sui preparativi per i Nastri d’Argento? Cosa dobbiamo aspettarci?
Fabrizio Scaramuzza Anche quest’anno, per l’After Show della 71esima edizione dei Nastri d’Argento, dopo la  premiazione al Teatro Antico di Taormina, saremo nelle splendide terrazze del Belmond Grand Hotel Timeo, scelte come cornice ideale per aprire e concludere con glamour la serata, dove allestiremo, insieme a Maria Greco, coordinatrice eventi e vice presidente di NonsoloCibus, una serie di corner in cui saranno protagoniste le eccellenze eno-gastronomiche tipiche regionali ed, in particolare, punteremo i riflettori sui prodotti agroalimentari di qualità “Madre in Messina”.
Ciò sarà possibile grazie alla indiscussa professionalità dei responsabili di sezione: Maestro Lillo Freni per la selezione dolci, Maestro Tommaso Cannata per la selezione Street food, gli Chef Pietro Arena e Katia Zanghì per la selezione ricette gastronomiche e presentazione di formaggi e salumi D.O.P, IGP e Tradizionali del nostro Territorio.

Tommaso Cannata – Sicuramente tra le mie proposte non mancherà la tipica focaccia messinese, il cui impasto è fatto con il grano antico siciliano Tumminia, farcita con la tuma (formaggio di pecora), scarola, pomodorino ciliegino di Pachino IGP e acciughe, il tutto condito con olio EVO, sempre siciliano. Ci tengo a sottolineare l’aspetto dei grani antichi, perché nel mio lavoro adopero solo ed esclusivamente farine ottenute da macinatura a pietra di grani antichi siciliani: visto che viviamo in una terra che ci regala oltre 50 tipi di grani diversi, attingiamo tutte le nostre materie prime dal territorio, rigorosamente macinate a pietra, perché, in questo modo, i prodotti che si ottengono oltre a essere buoni in bocca fanno bene anche al corpo, perché contengono fibre, germe di grano e poco glutine.

Lillo Freni – Naturalmente prepareremo i “ricercatissimi” cannoli e le cassate e, giusto per non deludere le aspettative, non mancherà la Pignolata messinese, il nostro dolce tipico, per poi lasciare spazio alla pasticceria moderna con vari finger di mousse e bavarese, e qualche particolare interpretazione della pasticceria mignon, sia alla crema che a base di mandorle finemente lavorate. Riserveremo inoltre uno spazio alla preparazione di alcuni dolci in chiave salutistica, con l’utilizzo di grani antichi siciliani e prodotti come il cioccolato 70%, frutta fresca, soia, che ci permettono di interpretare questa nuova esigenza, ormai una positiva realtà, tra le nostre proposte di pasticceria.

Concludiamo con un focus sui prodotti cosiddetti street food, importante tassello dell’offerta gastronomica al party per i Nastri d’Argento. Abbiamo chiesto al responsabile di settore quali sono le preparazioni più apprezzate dai Vip:
Tommaso Cannata – Come dicevo prima, sono stato uno dei pionieri nell’utilizzo dei grani antichi che, ormai, fanno parte del mio lavoro da più di 10 anni. Posso perciò dire di riscuotere sempre un certo successo per quanto riguarda i pani, soprattutto quelli particolari, ma anche per tutto lo street food: arancini, mozzarelle in carrozza, focaccia e pidoni messinesi.
Ormai tutti, ai Nastri d’Argento, si aspettano i miei arancini e i miei pidoncini, gustati sempre con piacere da tutti i Vip che ho incontrato. Volendo riportare l’episodio più simpatico che mi è capitato, cito l’incontro con Alessandro Gassman che io, per errore, chiami Raoul, scambiandolo per Bova. Lui mi guardò e disse: “Mi avevano chiamato in tanti modi, ma Raoul mai. Ti perdono solo perché fai degli arancini spettacolari!”

a cura di Vincenzo Russolillo




A Ischia la Convention Sebeto “L’Isola del Tesoro” 

Oltre 250 i partecipanti dall’Italia e dall’estero per sottolineare i valori fondamentali della strategia del gruppo che ha chiuso un anno con incrementi record e ha programmato 23 nuove aperture.

Esperienza, Formazione, Accoglienza. Sono le tre linee guida che hanno informato la Convention 2023 del Gruppo Sebeto, proprietario dei marchi Rossopomodoro, Rossosapore, Anema e Cozze, Ham Holy Burger
Tre parole d’ordine della filosofia di ristorazione che sono state amplificate dal gioco di ruolo L’isola del tesoro messo a punto dalla squadra marketing della Factory napoletana, capitanata da Clelia Martino e Simone Natali.

Più di 250 persone tra management, direttori dei punti vendita, partner commerciali, fornitori e giornalisti di settore si sono sfidati per dare sostanza alle tre voci indicate dal “Generale” Franco Manna, Fondatore e Presidente di Sebeto Spa.
Teatro delle operazioni, l’isola di Ischia che ha misurato la capacità di accoglienza nelle parole del Sindaco Giseppe Ferrandino salito per i saluti dal palco installato nel giardino della serra che ospita il nuovo Rossopomodoro.
Padroni di casa con Franco Manna i Soci Roberto Imperatrice e Pippo Montella, che hanno ringraziato tutti i presenti ed invitati ad un breve speech sia i partner food che gli extra food che accompagnano da tempo i movimenti di Sebeto e le nuove strategie di innovazione dei marchi. Sul palco si sono succeduti in ordine da Luca Milesi (Enel), Roberto Pinto (Peroni), Federica Corona (Masterpass), Antimo Caputo (Mulino Caputo), Gennaro Trasi e Giuseppe De Santis (Unipolsai).
Una convention “unconventional” che dal gioco ha preso spunto per cementare rapporti tra reparti e punti vendita sparsi sul territorio nazionale e all’estero: grande partecipazione della delegazione UK in veste di protagonista per numero di locali, capitanata da Daniele Di Martino e Mario Romano.

E poi ci sono i numeri che non sono stati freddi perché resi possibili proprio dalle persone intervenute. L’anno economico appena concluso ha visto un fatturato di 137,7 milioni di €, una performance che si accompagna alle previsioni di ulteriore aumento anche grazie alle nuove 23 aperture in programma da qui a fine dicembre. 
Evoluzione nel segno di una strada imboccata con successo 25 anni fa e che permette al Gruppo Sebeto di guardare con reale ottimismo al prossimo bilancio sociale. Sul piatto della bilancia tante innovazioni a partire dal ruolo formativo che i prossimi cambi menù rivestiranno per gli operatori Rossopomodoro.
E c’è innovazione anche nei sistemi di pagamento oltre che con il partner MasterCard, anche con il nuovo sistema di “paga al tavolo” chiunque potrà pagare direttamente dal tavolo senza fare nessuna fila alla cassa. 
Novità che rimpingueranno il parco clienti, oggi pari a 7 milioni e 100 Mila avventori (“in pratica 1 Italiano su 10 mangia in un nostro ristorante”, sottolinea il Presidente Manna), è il nuovo Rossosapore che rivede la sua formula street food, aprendo a raffica 15 locali in punti ad alto transito come le stazioni di servizio autostradali. 

Manicaretti speciali per la “cena di gala ” preparati dalla Brigata di Cucina di Sebeto con a capo i “sommi chef” Antonio Sorrentino e Enzo De Angelis, che hanno studiato piatti in linea con il programma: prelibatezze della cucina Caraibica con la fusione delle abitudini gastronomiche europee indigene e africane, oltre a classici della cucina italiana e partenopea. Apprezzato da tutti il gran lavoro della cucina grazie anche gli chef Massimo Passarelli, Gennaro Chiacchiera, Enzo Grasso, Michele Liquori, Pasquale Balbi. 
Due giorni soddisfacenti sotto tutti i profili”, ha dichiarato Franco Manna, “sono entusiasta e do appuntamento al prossimo anno”.

a cura di Vincenzo Russolillo




Caseificio San Leonardo ancora una volta al Concerto di Natale al fianco di Gruppo Eventi

La divisione food di Gruppo Eventi, anche quest’anno, ha organizzato la cena di gala per gli oltre 500 ospiti del 25esimo Concerto di Natale, in onda questa sera su Canale5. Tra i partner scelti per l’iniziativa, si riconferma il Caseificio San Leonardo di Salerno. In quest’intervista, il titolare dell’azienda, Giacomo La Marca, ci spiga quali prodotti sono stati scelti per l’occasione e ci racconta tutta la tradizione casearia della sua famiglia:

– Questo è il 4° anno al fianco di Gruppo Eventi nella cena di gala organizzata in occasione del Concerto di Natale: come avete vissuto quest’esperienza? Cosa ha significato per la vostra azienda?

Queste manifestazioni rappresentano sempre unʹ importante vetrina per il nostro brand e per i nostri prodotti. Da sempre cerchiamo di portare nei contesti nazionali l’eccellenza casearia del nostro territorio, che è un polo agroalimentare di grande prestigio. Siamo orgogliosi del grande apprezzamento espresso dalle persone che hanno avuto modo di assaggiare i nostri prodotti.

– Quali tra i vostri prodotti sono stati presentati agli ospiti dell’evento?

Abbiamo presentato la nostra gamma di prodotti caseari con latte di bufala, che da sempre rappresentano il fiore all’occhiello della nostra produzione. I nostri mastri casari sono costantemente impegnati nella realizzazione di quelli che mi piace definire come piccoli capolavori del gusto. Oltre ai formati classici, infatti, presso i nostri nove punti vendita localizzati nella città di Salerno, è possibile trovare prodotti frutto della genialità e della creatività del nostro staff, come la zizzalat o il cuore di perle.

– La vostra azienda ha una lunga tradizione di famiglia: ci racconta brevemente la vostra storia?

Il Caseificio San Leonardo nasce da un’intuizione di mio padre, Mario La Marca, che si trasferì a Salerno in giovane età e, dopo alcune esperienze imprenditoriali, decise di dare vita, ormai trent’anni fa, a questa grande avventura. La generazione successiva, rappresentata da me e dai miei fratelli Luca e Mauro, ha portato avanti la tradizione familiare con uno sguardo dritto nel futuro e un occhio attento alle nuove tendenze gastronomiche.

La prossima sfida sarà quella di esportare la buona mozzarella di Salerno in altri paesi. Abbiamo già attivato canali di spedizione con la Germania, i paesi Scandinavi, gli Usa e Hong Kong.

– Ogni giorno, nel vostro lavoro, coniugate tradizione e innovazione, rispettando le antiche tecniche di trasformazione ma utilizzando le più moderne tecnologie: come riuscite a far funzionare bene questo connubio?

Il binomio tradizione-innovazione è nel DNA del Caseificio San Leonardo. Dagli inizi ad oggi, l’azienda ha saputo soddisfare i gusti di generazioni di salernitani e rispondere alle mutate esigenze della clientela, sempre più attenta alla qualità e alla salubrità dei prodotti. Mi piace sottolineare, a tal proposito, che siamo stati tra i primi a sperimentare e commercializzare con successo la linea di prodotti senza lattosio. Un impegno a garanzia della qualità che continueremo a mantenere anche nei prossimi anni.




Caffè Motta partner de La Casa di Miss Italia 2017

Dopo aver firmato la fascia di Miss Cinema, Caffè Motta, oltre ad essere partner ufficiale della 78esima edizione del Concorso Miss Italia, è stato anche il caffè ufficiale che ci ha accompagnati in tutta la lunga settimana a La Casa di Miss Italia.

A proposito del sodalizio tra lo storico caffè ed il Concorso di bellezza più longevo d’Italia, a rappresenta l’incontro tra “gusto e bellezza”, Nicola Mastromartino, Amministratore Unico dell’azienda ha affermato: “Questa nuova esperienza ci ha emozionato ed entusiasmato. La collaborazione con Miss Italia rappresenta per noi un viaggio all’interno di un’eccellenza tutta italiana in cui la ricerca della bellezza non è un fatto accessorio, ma una componente rilevante della cultura e dell’etica d’impresa come lo è per Caffè Motta che dalla sua fondazione ha il solo obiettivo di offrire il miglior caffè ai propri consumatori. Chi assapora un espresso Caffè Motta associa, nel medesimo gesto, l’aroma e il gusto in un’unica esperienza estetica, visiva e tattile”.

Miss Cinema Caffè Motta 2017 è la numero 1 Francesca Ena che, purtroppo, non è riuscita ad essere incoronata Miss Italia. Il segreto del Caffè Motta risiede nel sapiente connubio tra tradizione e modernità, proprio come quest’edizione di Miss Italia: forte della tradizione, ma con uno sguardo al futuro con occhi rivolti ai social e contenuti studiati anche per i più giovani.




Pasta De Cecco a La Casa di Miss Italia

Protagonista, insieme ad altre eccellenze italiane, dei momenti lunch e dinner delle Miss e degli addetti ai lavori giunti a Jesolo per la 78esima edizione di Miss Italia, Pasta De Cecco, quest’oggi, è stata anche al centro di un Food Educational tenutosi questa mattina nella cucina de La Casa di Miss Italia, dal padrone di casa Fofò Ferriere, insieme al Product Manager dell’azienda Luigi Di Camillo.

Oltre alla storia e ai pregi di questa pasta, Di Camillo ha spiegato il perché Pasta De Cecco è l’unica pasta in Italia a riportare sulla confezione un doppio tempo di cottura: uno per mangiarla al dente e uno quando è completamente cotta. Quest’ “accortezza” vuol venire incontro alle esigenze di gusto dei consumatori anche se, come ha affermato Di Camillo, una pasta è realmente cotta solo quando la sua “animella” al centro scompare.

Di Camillo, poi, ci ha fatto una sua considerazione su quest’esperienza e sull’atmosfera che si vive qui a Jesolo: “Con i suoi 130 anni di tradizione e qualità, De Cecco accompagna le ragazze in concorso a Miss Italia ai piaceri della tavola. È bello essere qui, in questo contesto, perché il Concorso, un po’ come De Cecco, è un pilastro della storia italiana”.

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Pomì a La Casa di Miss Italia

O così. O Pomì” è uno slogan che ha travalicato i confini della pubblicità ed è entrato a tutti gli effetti nel linguaggio comune degli italiani, diventando quasi un proverbio, entrando a far parte della storia del costume tricolore. E un altro grande pezzo di storia del costume si tiene in questi giorni qui a Jesolo, alla 78esima edizione del Concorso di Miss Italia.

Nell’area hospitality ufficiale del Concorso, La Casa di Miss Italia, Pomì è stato protagonista nei momenti di show cooking e food educational, ideati per promuovere le eccellenze italiane, ma anche del nuovissimo format andato in onda nei giorni scorsi su La7, “Miss Italia Chef”, aiutando le Miss nella realizzazione delle ricette che, poi, hanno portato alla vittoria della fascia la friulana Samira Lui. Questa mattina, inoltre, Pomì è stato protagonista del Food educational “La bellezza del Gusto Italiano: Pomì” curato da Fofò Ferriere, che ha ospitato nella sua cucina Fabrizio Fichera, Direttore Marketing dell’azienda.

Proprio Fichera, a proposito dell’atmosfera che si respira qui a Jesolo ci ha detto: “Ci è piaciuta molto l’idea di abbinare alla bellezza italiana il gusto italiano al 100% di Pomì” che, ricordiamo è un marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro con 370 aziende agricole associate che coltivano 7mila ettari di terreno dislocati nella pianura Padana.

Fichera ha continuato dicendo: “A La Casa di Miss Italia il nostro brand ha affiancato altre grandi eccellenze gastronomiche del panorama nazionale, in un contesto che offre una piacevole “via di fuga” da una kermesse che, sebbene unisca tutta l’Italia, è una grande macchina organizzativa che per funzionare ha tempi e ritmi molto serrati.” Il Food Educational di questa mattina è stata anche l’occasione per parlare di Pomì L+, una nuova passata di pomodoro sviluppata dal comparto agricolo dell’azienda, densa e più rossa per natura, dalle innovative caratteristiche organolettiche, più ricca di licopene che, oltre a essere il pigmento principale responsabile del colore rosso, è garanzia di una densità e una fragranza tutta naturale.

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La Golosa di Puglia a La Casa di Miss Italia

Partner da tempo di varie iniziative targate Gruppo Eventi, La Golosa di Puglia di Pasquale Cinieri sbarca a Jesolo a La Casa di Miss Italia. Recentemente premiata al TuttoFoodNight di Milano, per il concorso #atuttobrand, che ha visto trionfare la sua stracciatella nella sezione #atuttopack per l’innovazione del packaging e delle sue dimensioni comunicative. MIA! La Stracciatella a marchio La Golosa di Puglia, inoltre, si avvale di un testimonial d’eccezione, lo Chef Stefano Callegaro, 4° Masterchef italiano, che questo pomeriggio ha tenuto un esclusivo cooking show per gli ospiti de La Casa.

La Golosa Di Puglia è un marchio del Caseificio la Gioia Bella srl, nato nel 2009 a Gioia del Colle, in provincia di Bari, su iniziativa di Pasquale Cinieri, non nuovo a queste iniziative promozionali come l’hospitality di Jesolo. Fin dalla nascita, e ancora oggi, l’azienda di Cinieri opera ispirata dai valori umani dell’impresa familiare, con la particolarità di un clima di lavoro creativo, la qualità artigianale dei prodotti e l’antica tradizione casearia di Gioia del Colle. La Golosa Di Puglia, infatti, basa l’unicità dei suoi prodotti sulla raccolta del latte proveniente dagli allevamenti locali, per garantire la genuinità e la freschezza dei prodotti.

Dopo tutta una serie di successi professionali, nel luglio 2016 nasce un nuovo stabilimento: nuove linee di produzione, ampi spazi di lavorazione, 2mila mq totali di stabilimento di cui 1400 destinati alla produzione e 600 destinati al reparto di confezionamento a temperatura controllata, 300 mq di celle frigorifere e 54 dipendenti, fanno del Caseificio la Gioia Bella, una grande realtà, in vetrina quest’oggi a La Casa di Miss Italia.

A proposito di quest’esperienza a Jesolo, Pasquale Cinieri ha affermato: “La mia azienda è in continua evoluzione, anzi, come dicono tanti, “sta scoppiano” e questo genere di iniziative si inserisce molto bene in tutti i progetti di sviluppo che abbiamo. Puntare su Stefano Callegaro, poi, è stata davvero una scelta vincente, e credo che anche il pubblico qui abbia apprezzato”.

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La Pasticceria Coppola a La Casa di Miss Italia

Continuano gli appuntamenti con “Parliamo di dolcezza” a La Casa di Miss Italia: oggi tocca alla Pasticceria Coppola di Eboli che, in collaborazione con Pianeta Bufala, un progetto di Attilio Astone, presentano in anteprima una novità dell’inverno 2017, il Pandoro Pandibufala, fatto cioè con il burro di bufala.
Siamo molto felici di essere qui, La Casa di Miss Italia ci ha accolto benissimo“, ha affermato Roberta Coppola, “crediamo in questo progetto e ci auguriamo che questa sia una bella occasione di promozione non solo per la nostra attività, ma anche per il nostro territorio, la Piana del Sele“.
Ed è proprio nel cuore della Piana del Sele, a Eboli, che, quasi 50 anni fa, nel 1968 nasce la Pasticceria Coppola: seguendo la tradizione di famiglia, ancora oggi il laboratorio prepara i migliori dolci utilizzando solo materie prime fresche e di prima qualità. Da alcuni anni Roberta Coppola ha rilevato l’attività di famiglia, che gestisce insieme alle nipoti Federica e Andrea, quarta generazione di pasticcere in famiglia, che in pasticceria lavorano gli impasti e realizzano le creme seguendo tutti i segreti tramandati da nonno Angelo.
Simbolo della  Pasticceria Coppola è il “boom” che, ancora oggi, viene preparato nella stessa maniera di un tempo: la sfoglia, come tutte le basi, è fatta interamente in laboratorio da fresco ed è ripiena di crema aromatizzata al marsala.

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