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Saziarsi con gli occhi

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Food Porn

Il termine sembra essere stato coniato dalla scrittrice femminista Rosalind Coward nel suo libro Female Desire. La presentazione di un piatto bello a vedersi è un atto di servitù: è un modo per esprimere affetto attraverso un dono… L’attenzione dedicata alla preparazione del cibo, il modo in cui esso viene presentato sono simbolo di una partecipazione e di un coinvolgimento del proprio “sé” nel servire gli altri.

Il Food Porn sostiene esattamente questo: l’immagine che cerchiamo di creare attraverso la preparazione di una pietanza, il modo in cui lo prepariamo, l’atto di fotografarlo, sono legati strettamente al piacere ed al proprio compiacimento.
In particolare, fotografare il cibo oggi è diventato una delle consuetudini più comuni per le generazioni più giovani. Uno studio di YPulse mostra che il 63% delle persone tra i 13 e i 32 anni ha pubblicato almeno una foto di una pietanza sui social network; inoltre, il 57% delle persone della stessa fascia di età ha pubblicato informazioni su una pietanza che stavano mangiando in quel momento. Come si può facilmente constatare, da queste percentuali, il cibo e i social media oggi hanno una connessione molto forte e insieme contribuiscono a fare tendenza e a dettare le leggi di un mercato sempre più dipendente da questi fenomeni.

Il desiderio di cibo ha infatti inondato la Rete, con effetti significativi sui siti di social media che offrono la possibilità di esporre foto come Instagram, Flickr, Snapchat, Facebook e Twitter. Il cibo, oggi, deve essere rappresentato in maniera attraente e, allo stesso tempo, ci si deve mostrare preparati su aspetti culturali, calorie, presentazione, preparazione, gusto, e su qualsiasi altra cosa che aggiunge autenticità a ciò che si sta presentando. Sulla stessa lunghezza d’onda, le televisioni, dove le trasmissioni sul cibo inondano i palinsesti a qualsiasi ora della giornata, contribuiscono massicciamente ad una sovraesposizione di informazioni ed immagini relative al cibo.
Anche nella letteratura contemporanea e nel cinema, il cibo è costantemente legato alla sessualità. Oggi c’è una connessione sempre più evidente tra gli atti fisici di mangiare e di fare sesso nella nostra cultura. Nel suo libro “Food: The KeyConcepts“, Warren Belasco svela questa particolare risonanza tra la cucina e la camera da letto nel vocabolario moderno, assimilando sempre più spesso il cibo ad un oggetto del desiderio.

Qual è l’effetto pornografico su di noi?

La risposta è in una costante altalena tra “abbuffate” , ricerca di prelibatezze di ogni tipo e diete rigide per recuperare la forma fisica. Se la pasticceria, lo zucchero, il grasso, la carne e il sale sono così strettamente legati alle esperienze più intime e piacevoli della vita, come si può farne a meno?

a cura di Vincenzo Russolillo