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Aspettando i Nastri d’Argento: vi presentiamo Giuseppe Contarini, referente Gruppo Eventi per la Sicilia

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La cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento, che si terrà a Taormina il prossimo 1° luglio, è sempre più vicina: location, ospiti e cibo d’eccezione saranno i protagonisti assoluti della cena di gala curata per l’occasione da Dispensa Italiana.

Per garantire un servizio efficiente su ogni territorio in cui si svolgono i vari eventi per cui Dispensa Italiana cura l’accoglienza, nel corso degli anni, Gruppo Eventi ha sviluppato una preziosa rete di collaboratori in tutta Italia: per la Sicilia, regione che ospita la premiazione dei Nastri d’Argento, il referente è Giuseppe Contarini, biologo degli alimenti, conduttore radiofonico, ma anche attore, sia in web-serie che in alcune partecipazioni al cinema, con un passato da assistente alla regia e ispettore di produzione in un lungometraggio. Un personaggio interessante da tempo nelle fila di Gruppo Eventi che, stavolta, ci racconta più da vicino la fase organizzativa che precede uno degli eventi più importanti per il cinema italiano.

Per Gruppo Eventi sei il referente per la Sicilia: come si articola il tuo ruolo ai Nastri d’Argento?Ormai questo è il 6° anno di fila che mi occupo dei Nastri d’Argento: la squadra è così collaudata che davvero il mio ruolo si riduce ad un paio di telefonate ed una e-mail, il tutto pochi giorni prima dell’evento… Lo dico con un pizzico di ironia, ma è anche un po’ la verità, nel senso che il lavoro che è stato fatto in questi anni e il team che si è creato e consolidato è talmente efficiente che davvero ormai va tutto in automatico: edizione dopo edizione, siamo stati bravi a mettere insieme degli artigiani del cibo che ormai sono praticamente presenti in tutti gli eventi più importanti sul nostro territorio e non solo. Questa è la più grande soddisfazione, sia mia che di Vincenzo Russolillo e Fofò Ferriere, con i quali cinque anni fa abbiamo scoperto e collaudato questa task force del cibo di qualità, artigianale e tipico siciliano: Lillo Freni come pasticcere, Tommaso Cannata come maestro Panificatore e Fabrizio Scaramuzza come promotore delle eccellenze enogastronomiche tipiche, grazie anche al sostegno della Fondazione Albatros di Messina che da sempre ci supporta, anzi ne approfitto per ringraziare pubblicamente la Presidente, Dott.ssa Elvira D’Orazio.

Cosa prevedi per quest’edizione?
Il solito grande successo (ride): ormai ci ripetiamo nel tempo, Vincenzo Russolillo sa che quando viene in Sicilia può dormire sonni tranquilli, è facile fare le previsioni quando “squadra che vince non si cambia”…

Quali novità ci saranno e, invece, quali sono i punti fermi ormai consolidati, le “tradizioni” da rispettare?
Ciascun soggetto coinvolto, sono sicuro, si è organizzato per presentarci qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda le tradizioni da rispettare è facile, siamo in Sicilia: non mancheranno cannoli e paste di mandorla, Pidoni e focaccia messinese, così come per quanto riguarda i punti fermi sono sempre loro, NonsoloCibus, Tommaso Cannata e Lillo Freni, oltre che il sottoscritto, poi eventuali altri coinvolgimenti non sono esclusi, anzi, sempre ben accetti, e magari saranno la sorpresa di quest’edizione, per il piacere del palato di tutti gli ospiti.

A Taormina va in scena il grande cinema italiano: qual è il tuo punto di vista sul binomio cibo – cinema?
Il cibo si abbina con tutto, perché in ogni evento prima o poi arriva quel momento in cui bisogna fare una sosta ristorativa, dove magari se ne approfitta per fare un po’ di pubbliche relazioni o, eventualmente, ritagliarsi uno spazio da dedicare, ad esempio, alle interviste ecc.
In più, il cibo nel cinema non manca mai, se poi sei in Sicilia… con il cibo si raccontano le storie del posto, le tradizioni e la cultura, è anche la migliore forma di ospitalità per chi ci viene a trovare. Ognuno usa le armi che ha e la Sicilia, e soprattutto Taormina, di queste armi ne ha da vendere, cibo e paesaggio qui la fanno da padroni.

Progetti per l’immediato futuro?
Stiamo già pensando a Miss Italia, anche perché lavorare per Gruppo Eventi significa non fermarsi mai: come il Presidente Vincenzo Russolillo insegna, bisogna lavorare per un evento pensando già al prossimo.