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Alla Baronessa di Taormina la cena di Gala del dopo Nastri d’Argento

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di Flavia Buscema

Nella 72.ma edizione dei Nastri d’Argento, il premio assegnato annualmente dal FNSI, il sindacato dei giornalisti cinematografici, è Matteo Garrone a fare l’”asso pigliatutto”, accaparrandosi ben otto premi: miglior film dell’anno, regia, produzione, scenografia, sonoro, montaggio, casting director e attori protagonisti Marcello Fonte e Edoardo Pesce.

Vittore neppure troppo prevedibile, nonostante il premio aggiudicatosi a Cannes (miglior attore con Marcello Fonte, ndr.), per la pellicola che ha dovuto fare i conti con nomi del calibro di Luca Guadagnino (con il suo Chiamami col tuo nome, che vanta quattro candidature e una vittoria agli ultimi premi Oscar) e Paolo Sorrentino (che concorreva con Loro, l’opera – divisa in due capitoli – dedicata alle vicende professionali e private dell’ex premier Silvio Berlusconi).

Neanche Sorrentino, comunque, con i suoi sei premi ha di che lamentarsi. Al suo film vanno i premi per: la miglior sceneggiatura, la migliore attrice protagonista (Elena Sofia Ricci che interpreta Veronica Lario), il miglior attore non protagonista (Riccardo Scamarcio) e la miglior attrice non protagonista (Kasia Smutniak).

Fra le commedie vittoria per “Come un Gatto in tangenziale” di Riccardo Milani che porta a casa i Nastri dedicati a miglior commedia, miglior attore di commedia (Antonio Albanese) e miglior attrice di commedia (Paola Cortellesi).

“Made in Italy” di Luciano Ligabue vince come miglior soggetto, mentre Ammore e malavita ottiene i riconoscimenti per la miglior colonna sonora (firmata da Pivio e Aldo De Scalzi) e per la migliore canzone (Bang Bang, interpretata da Serena Rossi).

L’FNSI ha pensato anche ai bambini, premiando, fra gli altri, anche il cartone animato “Gatta Cenerentola” per “la qualità, l’innovazione e il coraggio produttivo”.

Premi anche per Paolo e Vittorio Taviani per la regia di “Una questione privata” e a Claudia Gerini per le interpretazioni in “Ammore e Malavita” e “A casa tutti bene”. Il nastro d’argento alla carriera è stato invece consegnato a Roma a Gigi Proietti e a Massimo Ghini per i suoi “primi” 40 anni di carriera.

Ma ancora una volta, il momento più atteso per noi golosi di Dispensa Italiana, è stata la cena di Gala che si è svolta al termine della cerimonia di consegna dei Nastri al Ristorante La Baronessa di Taormina.

In una serata calda e profumata, le stelle a brillare non sono state solo i vip che hanno preso parte alla cena, ma anche le eccellenze enogastronomiche che hanno fatto a gara per soddisfare i palati degli illustri ospiti presenti.

A fare gli onori di casa, insieme allo staff della Baronessa, NonsoloCibus che grazie al progetto Cibo&Territorio “Madre in Sicilia”, offe selezioni di formaggi (Ragusano D.O.P, Piacentino ennese D.O.P, Vastedda della Valle del Belice D.O.P, Pecorino D.O.P, Provola sfoglia e con limone verdello, Nero di Sicilia stagionato, Tuma cruda “cunzata”, Canestrato, Maiorchino di Novara di Sicilia, Ricotta infornata) e di Salumi (Fellata di suino nero siciliano, Salsiccia con nocciole, finocchietto, limone, Crudo di suino nero siciliano, solo per citarne alcuni) pregiatissimi.

Un successo anche per i tre primi preparati con Pasta di Grano duro De Cecco, messi a disposizione da Dispensa Italiana e per il super siculo Arancino 100% siciliano preparato dal Mastro panificatore Tommaso Cannata con una selezione di riso prodotta in Sicilia.

A stupire ancora una volta i convenuti, ci ha pensato anche Lillo Freni che con Cannoli di ricotta, Pignolata, Cassata siciliana, Paste di Mandorla, Bignet e “Castagneddi”, ha inebriato di profumi e sapori l’intero parterre de roi presente sulla terrazza dell’antico palazzo nobiliare.

Un po’ di delusione fra i presenti che speravano di strappare l’ennesimo selfie all’ospite più atteso, Luciano Ligabue, che al suo arrivo si è, invece, ritirato all’interno del privè appositamente creato, per venirne fuori solo al momento di lasciare il locale. Stesso ritornello per Massimo Ghini, Claudia Gerini e il presidente Abete, che non hanno interagito molto con gli altri ospiti, a differenza della sempre elegantissima Elena Sofia Ricci che ha scelto sedersi tranquillamente in terrazza fra la gente, per godere dei colori accesi e del clima giocosamente festoso, che poche città come Taormina sanno offrire.

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