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Il Roof di Casa Sanremo è “Authentico”

Importante novità nel Roof di Casa Sanremo dove da oggi, Fofo’ Ferriere e tutta la squadra di Dispensa Italiana sono pronti ad accogliere i grandi ospiti che passeranno da Sanremo in occasione del Festival: tutto il jetset, e non solo, che si fermerà nell’hospitality per un momento di convivialità, grazie alla collaborazione con l’App Authentico, avrà a sua disposizione un menù completamente tracciabile.

Una nuova funzione dell’App gratuita contro l’italian sounding, infatti, consente di avere il menù sullo smartphone e scoprire la provenienza delle materie prime utilizzate per preparare i piatti.

Sulle tavole del Roof di Casa Sanremo, l’esclusivo ristorante dell’area hospitality del Festival, non ci sarà il classico menù ma un codice a barre da leggere con l’App Authentico, grazie al quale si accede ad un menù digitale dove scoprire i piatti del territorio concepiti per gli ospiti dal nostro Fofo’ e la provenienza delle materie prime utilizzate dallo Chef toscano Iuri Dini.

Authentico, così, rivoluziona la tutela dei prodotti agroalimentari cominciando dalle tavole dei ristoranti. I ristoranti, le pizzerie, le gourmanderie e più in generale i locali di ristorazione sono i luoghi privilegiati per promuovere il consumo di cibo italiano, nel mondo ma anche in Italia dove sempre più spesso vengono utilizzati prodotti non originali. E solo dalla tavola può partire la controffensiva all’italian sounding, il fenomeno dell’imitazione e della contraffazione dei cibi e delle bevande italiane che produce un giro d’affari più del doppio dell’export italiano ufficiale con circa 100 miliardi di fatturato, rispetto ai 42 generati dall’export.

Con Authentico i consumatori di tutto il mondo possono facilmente riconoscere i veri prodotti enogastronomici Made in Italy e a segnalare quelli falsi, i fake. Alle tavole di Casa Sanremo gli artisti e i manager, gli addetti ai lavori e i giornalisti ospiti del Festival della Canzone italiana, potranno scoprire la provenienza delle eccellenze agroalimentari utilizzate dagli chef nei menù preparati per loro.

Con la presenza alla 69a Edizione del Festival della Canzone italiana, Authentico rafforza ulteriormente la partnership con il Gruppo Eventi, che produce e gestisce alcuni tra i più importanti eventi italiani, dove, nelle aree hospitality, offre ai suoi ospiti i migliori prodotti della tradizione italiana. “Una grande opportunità” – afferma il CEO Giuseppe Coletti – “per far conoscere le eccellenze del nostro territorio a tanti influencer nazionali e internazionale, quali sono i musicisti e i giornalisti, tra i primi e più convinti“.

Domani, 5 febbraio, alle 10.00, nell’ “Ivan Graziani Theatre” di Casa Sanremo, il CEO di Authentico, Giuseppe Coletti, parteciperà ad un workshop sulla difesa delle farine italiane in occasione della Giornata Nazionale della riduzione dello spreco alimentare.

a cura di Vincenzo Russolillo




La Campania ospite a “L’Italia in Vetrina”

Si aprono ufficialmente gli appuntamenti di Casa Sanremo con “L’Italia in vetrina”, il format ideato da Vincenzo Russolillo e Cataldo Calabretta, e condotto da quest’ultimo che, in questa settimana, ci terrà compagnia con ben due appuntamenti al giorno dedicati ai territori del Bel Paese, con ospiti, curiosità, interviste sul Festival della Canzone Italiana e tanto altro.

Ad aprire le danze, con il suo territorio di provenienza, non poteva che essere Fofò Ferriere, Responsabile Eventi Gastronomici di Casa Sanremo e coordinatore di Dispensa Italiana, comparto food di Gruppo Eventi.
Insieme a lui, Vincenzo Russolillo, Patron di Casa Sanremo.

I due, intervistati da Cataldo Calabretta, hanno colto l’occasione per riflettere sui numeri di queste dodici edizioni della kermesse affrontate fianco a fianco, ricordando tutti gli eventi speciali che attendono gli ospiti di Casa Sanremo per un’edizione che, siamo sicuri, non deluderà le aspettative.

Questa è stata anche una ghiotta occasione per assistere show-cooking allo Chef Antonio Guacci del Ristorante Il Mulino Della Signora del Professor Testa che, presentato da Iuri Dini Chef Resident del Roof di Casa Sanremo,ha mostrato al pubblico le fasi salienti del suo piatto Maialino al profumo d’Irpinia.

a cura di Vincenzo Russolillo




“L’Italia in Vetrina” ospita la Basilicata

Quest’oggi, a “L’Italia in vetrina”, il format condotto da Cataldo Calabretta, il territorio protagonista è stato la Basilicata: una terra magica capace di passare a distanza di pochissimo, dal mare, alle colline alla montagna e che, in pochi chilometri quadrati, racchiude tesori storici e paesaggistici inestimabili.

Oltre ad apprezzare le bellezze lucane, narrate dai rappresentanti del territorio, abbiamo avuto modo di apprezzarne anche i prodotti tipici, grazie agli chef Emanuele Ricchiuti ed Emanuele Mele, presentati dal nostro Fofò Ferriere, insieme a Donata Manzolillo, che hanno preparato il filetto di suino nero lucano su zuppetta di legumi e pistilli di zafferano.

a cura di Vincenzo Russolillo




Carmine D’Elia: un Lucano Doc curerà il Bistrot di Casa Sanremo

Trentotto anni, un passato da agente di commercio anche al servizio di grandi aziende, Carmine D’Elia, da circa due anni e mezzo porta avanti il progetto Lucania 131. Nato da una sua idea, quest’ultimo si propone come un importante strumento di promozione territoriale, volto a far conoscere quanto più possibile una terra e un popolo che ha ancora tanto da raccontare.

Quest’anno, durante il Festival, inoltre, Carmine D’Elia curerà in prima persona un importante novità, il primo Bistrot nella storia di Casa Sanremo. In quest’intervista ci racconta nei dettagli cosa e come si sta preparando per questo grande appuntamento:

L’intervista a Carmine D’Elia

– Parlaci meglio del tuo progetto: perché l’hai intitolato Lucania 131?

Perché questo è il numero delle meraviglie di questa incontaminata, per molti ancora sconosciuta, regione del Sud Italia. La Lucania, il secondo nome della Basilicata, il nome che esprime meglio la forza identitaria del suo popolo e che è pronunciata da chi, la Lucania, se la sente scorrere nelle vene.

Non dimentichiamo che stiamo parlando della terra madre della Capitale Europea della Cultura 2019,luogo di grandi personaggi storici, nazionali e internazionali che vi hanno vissuto, come Pitagora per citarne uno, o che qui hanno le loro radici più profonde come Francis Ford Coppola,sicuramente il più celebre esempio tra tutto. La Basilicata, a tutt’oggi, è teatro del grande Cinema che, con la sua costa, ricorda che un tempo qui imperava la Magna Grecia.

Centrotrentuno sono i comuni della Basilicata, ognuno con una storia importante, ognuno con un’identità unica e orgogliosa. Ogni comune è un gioiello che racchiude cultura, bellezza e storia.Lucania 131 è un viaggio condotto alla scoperta di questo meraviglioso territorio. Il viaggio è un percorso di conoscenza e amore, un itinerario intrapreso con gli occhi di un comune cittadino di questa terra che è animato da una spiccata curiosità e da una forte passione per le proprie radici.Con gli occhi di chi ama questa terra, ma che ancora è ignaro di tutti i suoi scorci, della sua storia e di tutte le sue sfumature, anche chi non ha mai avuto la fortuna di aver visitato la Basilicata sarà coinvolto in un magico viaggio, un excursus antropologico, culturale e di incanto.

– E questo progetto porta la tua firma…

Sì, posso dire con orgoglio di essere stato l’unica persona che è riuscita, spinta dalla sua vocazione per la Lucania, a cominciare questo viaggio. Un’idea semplice ma ambiziosa. Girovagare da costa a costa, tra le colline, sulle dolomiti lucane e tra le strade fitte dei paesi lucani, significa avere l’ambizione cieca di voler conoscere a tutti i costi la bellezza e di regalarla al mondo intero.

Depurandolo dal determinismo tecnologico, da ogni expertise, da ogni ricerca spasmodica della perfezione tecnica e metodologia, ho deciso di svestirmi da documentarista e ho portato all’essenza del viaggio e della scoperta il mio modo di raccontare.

A chi mi chiede come mai non ho deciso di scrivere un copione, una sceneggiatura o usare tecniche standard di ripresa e racconto, rispondo che solo con la curiosità, con l’ingenuità e con gli occhi di un bambino si possono apprezzare e comprendere veramente le meraviglie che ci circondano, perché i loro occhi e la loro curiosità sono senza scopo, amano e basta.

In questo viaggio condotto alla scoperta di questo meraviglioso territorio, vogliamo raccontare la Basilicata, regione inedita e spesso sincerata nel perimetro delle facilonerie e luoghi comuni,attraverso un percorso esperienziale ed immersivocoinvolgendo i cinque sensi.

– Abbiamo avuto modo di conoscervi già l’anno scorso a Casa Sanremo, cos’è cambiato in questi 12 mesi? In che modo vi state organizzando per la prossima edizione?

Grazie al Team di cuochi che hanno sposato Lucania 131, siamo riusciti ad avere una squadra di altissimo livello, infatti all’interno del team abbiamo Campioni Italiani da Giovanni Battista Guastamacchia, Emanuele Mele, Emanuele Ricchiuti, Giovanni Blancagemma, il Jolly della cucina Salvatore Sposito e tanti altri collaboratori che ad ogni evento si sfidano dando il massimo per portare a casa il risultato.

Durante quest’anno, poi, anche oltre Casa Sanremo,con Dispensa Italiana di Gruppo Eventi e il Patron Vincenzo Russolillo, abbiamo raggiunto la giusta sintonia entrando a far parte di qualcosa di grande, di immenso, di unico, perché il comparto food dei grandi eventi raggiunga sempre i massimi livelli.

– Nel concreto, cosa state preparando per Casa Sanremo 2019?

La novità più grande è sicuramente il Bistrot di Lucania131, dove gli oltre 75 mila ospiti che ogni anno transitano nello spettacolare scenario del Palafiori, saranno trasportati in un viaggio multi-sensoriale dove poter toccare con mano gli elementi materici che caratterizzano la natura della Basilicata: assaporeranno i sapori mozzafiato che dallo Ionio, della Magna Grecia e dell’Enotria, portano al Tirreno passando per le “Dolomiti Lucane” sino al Parco Nazionale del Pollino; ascolteranno i suoni del cibo. E poi, ancora, a stimolare l’olfatto ci saranno i profumi delle spezie e delle piante uniche nel loro genere, che inebrieranno i nostri ospiti e, dulcis in fundo, verrà esaltato il gusto attraverso il meglio della produzione enogastronomica della regione, grazie alla possente cultura culinaria, che gli chef rubano alla tradizione guardando sempre al futuro, naturalmente.

– Un meraviglioso ed interessante viaggio sensoriale, e poi?

Quest’anno avremo un ruolo di spicco nel comparto food dell’evento: quando il Patron Vincenzo Russolillo mi ha incaricato con questo ruolo di responsabilità, da gestire sempre sotto l’egida del grande e inimitabile Fofò Ferriere,colonna portante di Dispensa Italiana, che naturalmente sarà il supervisore di tutto, non potevo che esserne orgoglioso… Confesso che ho avuto la pelle d’oca, accompagnata anche da una piccola lacrimuccia.

Per ora posso dire che Lucania 131 e gli chef lucani hanno una sola missione: rappresentare la Basilicata a Sanremo con devozione, passione e vero amore!

a cura di Vincenzo Russolillo




I tre moschettieri della pizza a Casa Sanremo

L’edizione 2022 ha visto l’allestimento della prima pizzeria aperta al pubblico di Casa Sanremo che, nella settimana del Festival, ha sfornato centinaia e centinaia di pizze veraci napoletane. Dietro al forno, “armati” di pala c’erano anche Angelo Pezzella, Valentino Libro e Pino Celio, autentici pizzaiuoli napoletani, campioni del mondo e titolari di altrettante celebri pizzerie, rispettivamente: Angelo Pezzella – Pizzeria con Cucina, Libro’s 33 e Lucignolo Bella Pizza che, quest’anno, faranno un piacevole ritorno a Casa Sanremo.

A proposito di questa loro riconferma nella pizzeria dell’hospitality del Festival, abbiamo intervistato i “tre moschettieri” che ci hanno dato qualche anticipazione di quello che vedremo nella settimana più musicale dell’anno:

– Angelo Pezzella, quest’anno tornerete a Casa Sanremo: cosa porterete?

La Pizza, declinata in tantissime varianti, tra cui una pizza dedicata alla città di Sanremo, realizzata con prodotti del luogo, di cui stiamo definendo i dettagli. Tante pizze, tanti sapori ma un prodotto sempre eccezionale.

– Valentino Libro, com’è tornare a Casa Sanremo dopo un anno?

È grandissimo un piacere tornarci, perché è stata bellissima esperienza. Quest’anno siamo ancora più carichi perché abbiamo un’idea più precisa di cosa ci aspetta e vogliamo fare ancora meglio. Già dopo la fine del Festival abbiamo valutato attentamente quello che è andato e quello che poteva essere fatto meglio e siamo pronti a correggere il tiro sui dettagli da migliorare, per dare il nostro contributo e fare l’evento ancora più grande.

– Pino Celio, quale novità ci saranno rispetto all’anno scorso?

Sicuramente la pizza tradizionale che i tanti ospiti di Casa Sanremo hanno gustato e apprezzato tantissimo nella scorsa edizione ma anche una pizza un po’ più gourmetche stiamo mettendo a punto in questi giorni, sperimentando l’abbinamento tra pistacchi, Carmasciano e cipolla caramellata.

– Angelo, cosa hai portato a casa da quest’esperienza?

È stata davvero un’esperienza stimolante, posso dire che Casa Sanremo è stata una bella vetrina per tutti i pizzaioli che vi hanno preso parte… Per quanto mi riguarda, poi, mentre stavo lì, fui chiamato per partecipare a “Le Strade della Mozzarella” di Paestum, un convegno divenuto ormai internazionale a cui tenevo tanto. Mi piace pensare che è stata una piacevole coincidenza ricevere quella chiamata proprio a Sanremo.

– Quindi possiamo dire che Casa Sanremo porta bene?

Sì, sicuramente sì. Il riscontro più grande, però, personalmente, lo prendo sempre dal pubblico che resta soddisfatto del mio servizio perché, alla fine, a Casa Sanremo sono venuto e verrò per fare le pizze e far conoscere quanto di meglio so fare: poi, certo, tanti dopo mi fermavano per strada dicendo “ti ho visto a Sanremo”, anche perché, tra le altre cose, stando lì, siamo finiti su Emigratis, di Pio e Amedeo, su Striscia la notizia e in tanti speciali dedicati a Casa Sanremo andati in onda sulle reti nazionali come Canale 5 e RaiUno, solo per citarne alcuni… la mia missione però lì è fare le pizze, e farle bene.

– Valentino, cosa ami di più del tuo lavoro?

Il pubblico, perché alla fine è sempre il pubblico che ti premia. In me la passione per la pizza nasce anni e anni addietro ma ho imparato che sono sempre e solo le persone a definire cosa è eccellente e cosa no.

– Tra tutte le tue pizze, qual è la tua preferita?

La bufalina tutta la vita, perché è con questa pizza che ho vinto il Campionato del Mondo, un prodotto molto semplice ma fatto con ingredienti selezionati: pomodoro bio, fette di mozzarella di bufala campana Dop e olio EVO Dop, una vera poesia.

– Pino, com’è lavorare in “trasferta”, senza tutti i comfort del tuo locale a disposizione?

Per me è ancora più emozionante: ti fa sentire in “competizione” con gli altri, scatena quella sana rivalità che significa lavorare con più impegno e meglio.

– A proposito di emozioni: qual è stata la più grande della scorsa edizione?

Tutto è stato magico: abbiamo portato la Pizza a Sanremo, facendo qualcosa di veramente eccezionale. Dalla pizzeria di Casa Sanremo passavano circa 2-3 mila persone al giorno, tutti a farci i complimenti, a dirci quanto eravamo bravi e per noi, tutti ragazzi di Napoli, essere arrivati fino al Festival è stata davvero una grande soddisfazione.

– Angelo, l’anno scorso l’arte del pizzaiuolo è divenuta Patrimonio dell’Unesco: hai potuto notare se è cambiato qualcosa nella percezione delle persone?

Sì, credo che qualcosa sia cambiato. L’anno scorso, a Casa Sanremo, abbiamo festeggiato questo traguardo in grande stile anche insieme ad Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, già Ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente, e Jimmy Ghione, che ha documentato il tutto con le telecamere di Striscia la Notizia. Con qualche collega, poi, ci stiamo organizzando anche per celebrare degnamente l’anniversario di questo importante riconoscimento.

– Valentino, cosa consiglieresti a un ragazzo che vuole intraprendere il tuo mestiere?

È necessario avere un grandissimo spirito di sacrificio, perché i risultati tardano ad arrivare, però una volta che si è entrati nella giusta mentalità, la strada è in discesa.

– Pino, secondo te, cosa ha reso la pizza napoletana così famosa al mondo?

Nel mondo e sulla tavola degli italiani la pizza non mancherà mai, in qualsiasi parte del mondo vai, anche se la cucina locale può non piacerti, se cerchi una pizzeria, alla fine qualcosa riesci a mangiare… forse la semplicità è stata il suo successo e anche il fatto che, il suo nome, rimane invariato in qualsiasi lingua, poi il fatto che l’anno scorso l’Unesco ha dato quest’importante riconoscimento all’arte del pizzaiuolo, sicuramente ha contribuito e contribuisce alla sua fama.

– Un’ultima domanda per tutti e tre: cosa non deve mai mancare in una buona pizza?

Angelo – Cito tre ingredienti, da cui non si può prescindere se si vuole avere un buon prodotto: passione, umiltà e rispetto, intesi come amore per tutto quello che si fa.

Valentino – Secondo me l’olio: un olio buono caratterizza una buona pizza perché è l’ingrediente finale; io, ad esempio, lo utilizzo a crudo, ed è proprio come mettere la ciliegina sulla torta. Al contrario, se si utilizza un olio scadente, il prodotto finale viene penalizzato inevitabilmente.

Pino – Per la mia pizza la cosa importante è la lievitazione, capace di dare la giusta maturazione all’impasto, rendendolo più leggero e digeribile. Poi, ovviamente, per condire pomodoro San Marzano, un buon fiordilatte, basilico e olio EVO.

a cura di Vincenzo Russolillo




Chef lucani Guastamacchia, Ricchiuti, Mele e Laguardia protagonisti a Casa Sanremo 2023 con Lucania 131

Dai fornelli dei loro rispettivi ristoranti, per citarne qualcuno, Il parco dei cigni di Giovanni Battista Guastamacchia, Il Blu Iris di Emanuele Ricchiuti e al passaggio di Pirro di Emanuele Mele, all’hospitality della casa più ambita della città dei fiori.

Gli chef gestori di alcuni ristoranti più rinomati della Basilicata sono stati riconfermati nel team di Lucania131 e insieme alle colonne portanti come Alessandra Cavallo, Salvatore Sposito, Pasquale Braico, Giovanni Blancagemma, Nicola Stefanile, Antonella D’Angella (moglie dello chef Ricchiuti) e ovviamente il responsabile di Lucania 131 Carmine D’Elia, guideranno il food del nuovo Bistrot di Casa Sanremo. Per la prima volta nella casa più ambita del Festival della Canzone Italiana ci sarà il nuovo Bistrot dedicato esclusivamente ai sapori lucani, che il Patron Vincenzo Russolillo e il Ceo & Funder di Lucania131, Carmine D’Elia, hanno ideato, progettato e realizzato per portare la lucanità direttamente nei palati dei cantanti e degli artisti che ogni giorno visiteranno il Palafiori.

Per realizzare tutto questo, in primis si è dovuto costruire un team di alto livello e non poteva quindi mancare chi è già stato protagonista di grandi cooking show di livello nazionale e Internazionale.

Giorni di studi e strategie hanno portato l’intero Team a costruire una squadra che in termini calcistici sarebbe pronta a vincere l’ambita Champions League e per poter ambire alla conquista della coppa più importante d’Europa non si deve far altro che acquistare campioni di un certo livello. Ecco perchè è stato chiamato in causa Giovanni Battista Guastamacchia, medaglia d’oro a squadra degli ultimi campionati nazionali, Emanuele Ricchiuti, medaglia d’argento agli ultimi campionati italiani, Emanuele Mele, che ormai è diventato un veterano della casa e la new entry Vincenzo Laguardia.

E’ un onore per noi far parte di questo team, dichiarano emozionati gli chef lucani con il loro cappello a torre – già l’anno scorso abbiamo dato il nostro contributo al festival di Sanremo dietro le quinte e pur non essendo alla regia del progetto ci siamo dimostrati grandi professionisti. Il nostro atteggiamento ha convinto il Patron Russolillo, che ci ha chiamato per il festival del 2018. Inoltre nel giugno scorso siamo stati impegnati ai Nastri d’Argento per servire i più grandi attori del cinema italiano, da Verdone a Gassman, a luglio siamo stati impegnati al Lucca Summer Festival, dove, nell’aria hospitality, abbiamo avuto il piacere di cucinare per artisti di fama mondiale come Roger Waters, Lenny Kravitz, Nik Cave e tanti altri.

A Novembre scorso abbiamo già varcato le soglie del Palafiori, con il Premio Luigi Tenco e subito dopo abbiamo iniziato a lavorare per questo nuovo Festival di Sanremo che ci vedrà protagonisti insieme ai cantanti della musica italiana dal 3 al 9 febbraio 2019.

“Stiamo già in fermento – dichiara D’Elia  perché subito dopo il Festival saremo protagonisti nella Capitale Giorgiana di Tibilisi, per portare i nostri sapori nel mondo, ma soprattutto portare il mondo in Basilicata”.

a cura di Vincenzo Russolillo




Intervista a Iuri Dini – “In un gruppo così non puoi non stare bene”

Si è da poco chiusa l’edizione 2022 del Premio Tenco, evento che ha portato a Sanremo più di 800 persone in tre giorni: sul palco spazio ai migranti della musica e alle Targhe Tenco. Apertura di serata con Adamo, Premio Tenco 2022. Artista dall’animo dolce, che si commuove per un suo pezzo dedicato al dramma della migrazione contemporanea, ma che sa regalare anche emozioni forti in un memorabile duetto con Morgan al termine di un live a dir poco generoso.

Al Teatro Ariston di Sanremo, Dispensa Italiana, il settore food di Gruppo Eventi guidata da Fofò Ferriere, ha firmatola serata a Casa Sanremo per il Tenco, spazio esclusivo e accogliente, che si pone come la vera area hospitality della Rassegna della canzone d’autore di Sanremo.

Nel team, quest’anno, al fianco di Dispensa Italiana e Lucania 131 anche lo Chef Iuri Dini, Vicepresidente dell’Associazione Cuochi Fiorentini, facente capo alla F.I.C., Federazione Italiana Cuochi.

“Se dovessi raccontare l’esperienza vissuta in questa occasione, mi verrebbe da citare una canzone proprio di Luigi Tenco, cioè “Mi sono innamorato di te”. In questo caso, sono io che sono rimasto folgorato dalla splendida situazione che ho trovato, dalle persone, da ciò che siamo stati in grado di fare, da come si è svolto il tutto e, soprattutto, dal rapporto che si è creato con la produzione”.

Un lavoro sinergico, dunque, sapientemente svolto da professionisti del settore.

“Tutta la squadra è da lodare, ciascuno di noi ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, di adattarsi alle diverse esigenze, di lavorare assieme per raggiungere l’obiettivo. La sinergia e l’affinità in questi casi sono importanti tanto quanto la professionalità e la competenza, e mi riferisco a Gruppo Eventi, Dispensa Italiana e Lucania 131. Gli eventi sono opere in divenire, capita sempre qualche imprevisto, e ho particolarmente apprezzato chi ha messo la dedizione al primo posto per portare a casa il risultato. Si fatica, ma la passione ci fa arrivare soddisfatti a fine giornata!”

Eppure,ci racconta Iuri, quella del Tenco non è stata la primissima esperienza assieme.

“Tutto è iniziato al Lucca Summer Festival di quest’anno: lì fui chiamato per essere di supporto e alla fine sono rimasto piacevolmente sorpreso dal trovare un team già formato ma comunque pronto ad accogliermi. Si trattava di una macchina già oliata: entrare a farne parte come ingranaggio è stato davvero bello, come sentirsi a casa, anche nelle avversità. S’instaurò subito un buon rapporto, sia con il Presidente di Gruppo Eventi Vincenzo Russolillo che con il mitico Fofò Ferriere.

Fofò è quel tipo di persona di cui percepisci subito il grande spessore culturale, professionale e sempre umile, che sa circondarsi di persone che condividano la sua filosofia nel lavoro e nella vita.”

E conclude:

“Mi guardo indietro e non posso non ringraziare Vincenzo Russolillo e tutto lo staff Gruppo Eventi, Carmine D’Elia e la squadra Lucania 131, Fofò con Dispensa Italiana. Spero di poter continuare a lavorare con loro, mi ha fatto piacere a livello personale entrare a far parte di questa realtà. Del resto, in gruppo così, non puoi non stare bene!”

a cura di Vincenzo Russolillo




Dispensa Italiana per la WWE

Dispensa Italiana, guidata dal Responsabile Gastronomico Fofò Ferriere, mette in campo tutte le sue risorse e tutta la sua professionalità per il grande wrestling, nella qualità di divisione food d’eccellenza, anche in quest’occasione al fianco di Consorzio Gruppo Eventi, capitanato dal Presidente Vincenzo Russolillo, e di Lucania 131, nella figura del Responsabile Carmine D’Elia, per realizzare al meglio gli appuntamenti delle ultime due date del tour europeo della WWE organizzate dalla D’Alessandro e Galli, che porteranno i più famosi lottatori del mondo sui ring italiani dell’Unipolarena di Casalecchio di Reno a Bologna e del Palalottomatica a Roma, rispettivamente il 9 e il 10 novembre.

A intrattenere i numerosi fan italiani della WWE saranno nuovamente le Superstars di Raw: da Seth Rollins a Roman Reigns, passando per Braun Strowman, Jinder Mahal, Kevin Owens, Sami Zayn, Finn Balor, Bobby Lashley, Elias e tanti altri. Presenti anche le Superstar della divisione femminile, tra cui la campionessa Nia Jax.

Presenza in entrambi gli appuntamenti, dunque, per il settore ristorazione, accoglienza e hospitality, in una vera e propria miscela di sport e intrattenimento, che combina l’entusiasmo di un match con lo spettacolo allo stato puro.

a cura di Vincenzo Russolillo




Tutto pronto per “Lucania a Tavola”

Format ideato da D’Elia per promuovere la cucina tradizionale in Italia

BERNALDA – Ai nastri di partenza, o meglio, sono già caldi i fornelli del nuovo format web televisivo ideato da Carmine D’Elia, CEO e Founder di Lucania 131: “Lucania in Tavola”. Inizieranno nei prossimi giorni le riprese, per mostrare i sapori della Basilicata al mondo intero di Lucania in Tavola, che attraverso le immagini e dei video farà scoprire le ricette dei piatti tipici della Basilicata.

<<Sarà tutto reale – ha spiegato attraverso una nota stampa Carmine D’Elia – entreremo nelle case delle donne lucane, che ci mostreranno davanti alle telecamere come preparavano e preparano ancora oggi i piatti unici che hanno fatto la storia della Basilicata; uniremo la tradizione all’innovazione, mostrando la metamorfosi che ha portato gli chef del momento a fare di questi piatti, le portate che oggi vengono servite nei più rinomati ristoranti Italiani ed esteri. Metteremo in risalto i nostri prodotti tipici e i loro produttori, evidenziando chi produce e dove si producono, daremo quindi visibilità a chi da anni produce prodotti di nicchia e non, attraverso le immagini del loro brand e del prodotto stesso, che utilizzeremo per preparare i piatti. Ci sarà un mix di immagini che risalteranno anche il paese, perché a ogni piatto bisogna mostrare anche la meraviglia di chi lo ha partorito. Realizzeremo il programma grazie agli sponsor, i produttori appunto, che ci sostengono dal primo giorno che abbiamo intrapreso questo meraviglioso viaggio delle 131 Meraviglie Lucane. Inizieremo dai piatti più famosi, i più antichi, fino a far scoprire anche quelli più giovani. Sarà un programma adatto per tutte le età, mantenendo l’originalità delle donne che anche, con il loro dialetto, renderanno tutto più bello e naturale, mostrando il significato delle parole attraverso i sottotitoli.

Grazie al nostro lavoro abbiamo portato i nostri piatti insieme agli chef Lucani, nei più grandi eventi Internazionali: Casa Sanremo, di un progetto costruito e ideato con Dispensa Italiana, capitanata dal grande Fofò Ferriere, di Gruppo Eventi del Patron Vincenzo Russolillo. Siamo stati i protagonisti al Lucca Summer Festival, dove abbiamo deliziato con i nostri sapori le più grandi star di livello mondiale, da Roger Waters a Lenny Kravitz; a giugno abbiamo degustato i palati dei più grandi attori Italiani ai Nastri D’Argento, da Verdone a Gassman, e tanti altri eventi che ci accompagneranno per i prossimi anni. Insomma, siamo una terra di tutto rispetto ed è per questo che Lucania 131 è pronta a far assaporare all’intero globo terrestre le nostre tipicità.

a cura di Vincenzo Russolillo




Grande Impero arriva in Toscana

L’inaugurazione del nuovo sito produttivo a Sansepolcro conferma Grande Impero tra i promotori di innovazione e sviluppo sul territorio italiano.

Grande Impero, azienda romana leader nel settore della panificazione artigianale amplia il network produttivo con l’apertura del nuovo panificio in Toscana e, più precisamente, a Sansepolcro (AR).

Il taglio del nastro è avvenuto il 9 ottobre 2021 alle ore 10.30 e ha visto la partecipazione del Sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli, il Presidente della Camera di Commercio di Arezzo Andrea Sereni e del Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo Giuseppe Salvini, alla presenza di Antonella Rizzato, General Manager dell’azienda.

Con un’attività produttiva no stop con 363 giorni lavorativi (ad esclusione del giorno di Natale e di Capodanno), quella di Sansepolcro sarà una macchina in costante attività, con l’obiettivo di coprire la distribuzione nel Centro–Nord Italia.Situata in via Marco Buitoni, nella zona industriale Alto Tevere Santa Fiora, ed ex sede dei Panifici Riuniti, la nuova base produttiva di Grande Impero dallo scorso 20 luglio ha avviato la produzione con 9 unità operative, e prevede di implementare questo numero già dal prossimo anno.

Attualmente vengono sfornati ogni giorno oltre 4 mila “filoni” di pane artigianale (media di kg.1),in un impianto in cui a pieno regime si possono sfornare 35 mila filoni al giorno.

Dalla nuova sede si lavorerà per garantire a migliaia di punti vendita della Grande Distribuzione e della Distribuzione Organizzata le sei diverse referenze: Classico, Sciapo, Nostalgia, Grano Duro,Grezzo e 8 semi. Tutte rigorosamente di Pasta Madre ultra decennale.

“Siamo estremamente soddisfatti di poter riconsegnare al territorio una realtà produttiva di valore,che sicuramente contribuirà alla crescita dell’Azienda” dichiara Antonella Rizzato, General Managerdi Grande Impero, salentina di nascita e romana di adozione, “Non lo consideriamo un traguardo,ma un punto di partenza. Come dimostra la storia della nostra Azienda siamo abituati alle nuove sfide, ma soprattutto ci piace vincerle.”

“A Sansepolcro mi sono sentita subito a casa” continua la Antonella Rizzato “e di questo devo il merito al Sindaco Mauro Cornioli che ha reso incantevole questo luogo”.

Il Sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli non nasconde la soddisfazione e dichiara “Risplende di nuova luce lo stabilimento che è stato la storia della panificazione a Sansepolcro, grazie alla determinazione della Famiglia Fancello Rizzato, imprenditori romani titolari della Azienda Grande Impero” e continua “arriva nel nostro territorio un’azienda con dei valori di visione che bensì sposano con la cultura di impresa della nostra terra. Un augurio di benvenuto e di buon lavoro a nome della Comunità”.

Il General Manager Antonella Rizzato profondamente innamorata della Toscana aggiunge “Grande Impero, intende legarsi indissolubilmente al territorio, alle sue tradizioni e alle sue iniziative dando vita a un rapporto sinergico e produttivo, in una logica di arricchimento e crescita reciproca: per l’Azienda e per la Comunità Locale”.

Un risultato raggiunto grazie ad un impegno corale “Un doveroso ringraziamento va a tutti i nostri collaboratori e consulenti, in particolare allo Studio Legale associato Cattel, Rubino & Concetti, nella persona dell’avvocato Rossella Rubino che ha seguito il processo di acquisizione”.

a cura di Vincenzo Russolillo